Gela. L’attenzione è da tenere alta sugli investimenti locali di Eni. L’assemblea generale della Filctem Cgil provinciale non poteva che dare notevole spazio a punti dirimenti: l’avvio del progetto per l’estrazione del gas dai giacimenti “Argo-Cassiopea” e la produzione di biojet per l’aviazione civile. “Daranno slancio ma serviranno comunque idee alternative per non essere travolti dai Paesi emergenti”, ha detto il segretario Filctem Rosario Catalano. La sua relazione ha aperto i lavori. “Dobbiamo monitorare completamente i lavori di “Argo-Cassiopea” – ha aggiunto Catalano – sembra inoltre che si stia sviluppando la questione del depuratore urbano e di quello industriale, per Eni Rewind”. Attualmente, nel sito della bioraffineria è in corso una fase di fermata che permette di fare registrare numeri occupazionali notevoli anche nell’indotto. “Però in Eni sul territorio non si fanno assunzioni ormai dal anni”, è stato sottolineato durante gli interventi. Proprio quello del personale della multinazionale è un tasto delicato che per i delegati Filctem incide sui rischi per la sicurezza. Nessuno vuole un caso Calenzano. I fatti recenti sono stati ricordati dai sindacalisti. Il sito locale deve avere centralità ed è stato ribadito dal segretario confederale Cgil Rosanna Monacada e dal segretario generale Pino Foti. Il sindacato non condivide le scelte fatte da Eni con Versalis nell’area siracusana. “Si dismette per rivolgersi al mercato”, hanno detto. L’upstream locale, che fa riferimento a Enimed, è in calo netto e i numeri lo dimostrano, in netta decrescita per l’estrazione tradizionale. Il gas di “Argo-Cassiopea” dovrebbe essere il fattore capace di far riprendere quota ma in una prospettiva temporale che sarà comunque limitata. Gli strumenti alternativi, dall’accordo di programma alla Zes e fino al Cis mai veramente attivato, non hanno generato effetti concreti per lo sviluppo locale. Qualche incertezza aleggia sul prossimo destino di “Riva e Mariani”, gruppo da anni presente nel sito. “È nella sfera di un fondo di investimento – è stato riferito – senza utili galoppanti potrebbero pensare di vendere, come accaduto a Priolo, con il passaggio a Sicoi. Abbiamo chiesto un tavolo che si terrà subito dopo il periodo festivo”.
Eni continua a essere un interlocutore necessario per l’amministrazione comunale. Le compensazioni e soprattutto il capitolo royalties tengono banco, in una fase di dissesto dell’ente. Dal porto rifugio e fino a Macchitella Lab ma anche il polo tecnologico “Sinapsi” e gli interventi per il decoro: sono tutti aspetti strettamente connessi alle risorse finanziarie della multinazionale. La Filctem infine ha voluto ricordare le trattative in corso per altri settori, la necessità di tutelare di lavoratori di Caltaqua “che in questi mesi hanno rischiato il linciaggio durante le operazioni di apertura e chiusura delle valvole” e i risultati “ottimi” ottenuti nelle consultazioni per il rinnovo della Rsu.