Gela. Condannati in primo grado per un furto in un’abitazione del centro storico, assolti invece in appello. I giudici nisseni di secondo grado hanno ribaltato la decisione che era stata emessa nei confronti di Maurizio Smorta e Carmelo Martines. L’accusa iniziale si fondo’ sulle dichiarazioni rilasciate dal collaboratore di giustizia Giovanni Canotto, che li avrebbe visti entrare nell’immobile. Le difese, con i legali Filippo Spina e Carmelo Tuccio, già in primo grado parlarono dell’assenza di riscontri pratici sulla presunta presenza degli imputati nella zona del furto. Hanno messo in forte discussione il contenuto delle dichiarazioni del collaboratore.
È stata richiamata, infine, una pronuncia di assoluzione emessa nei confronti dei due per un’altra contestazione di furto, legata ancora una volta alle dichiarazioni del collaboratore. I giudici di appello hanno emesso una decisione favorevole .