Accordo di programma scaduto, nota del sindaco per tentare di accelerare: il Cis può ripartire?

 
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Gela. L’accordo di programma per gli investimenti nell’area di crisi è scaduto lo scorso ottobre. Sia la Regione sia il governo nazionale, con il ministro Adolfo Urso, si sono ufficialmente impegnati, anche attraverso il gruppo di coordinamento e controllo, a disporre prima possibile un rinnovo, almeno triennale, che permetta di dare seguito alle proposte di investimento del secondo avviso, dopo i magri risultati del primo, conclusosi con un solo progetto portato a termine. In ballo rimangono risorse per circa venti milioni di euro. Negli scorsi mesi, il senatore Pietro Lorefice ha segnalato ritardi e inefficienze ministeriali e non solo. Il sindaco Terenziano Di Stefano, che segue queste vicende insieme all’assessore allo sviluppo economico Filippo Franzone, ha deciso di chiedere chiarimenti su più livelli, per cercare di accelerare il rinnovo e per attivare iniziative a livello locale che possano catalizzare l’interesse di ulteriori investitori, facendo da guida per le imprese che decidessero di puntare sulle risorse dell’accordo di programma. Una nota verrà trasmessa alle istituzioni, regionali e ministeriali, che stanno seguendo l’iter. Sia Palermo sia Roma, in questi mesi, hanno dato rassicurazioni sul rinnovo. Una linea analoga è arrivata dal gruppo di coordinamento e controllo, composto da funzionari e tecnici, regionali, dei ministeri, di Invitalia e delle agenzie del settore. Non c’è ancora però la formalizzazione del rinnovo mentre sono tante le perplessità sull’adeguatezza della disciplina normativa attuata per il sistema dei finanziamenti, a oggi rivelatasi piuttosto farraginosa. Il sindaco, con la nota ufficiale che verrà trasmessa, cercherà di avere un cronoprogramma preciso.

Venerdì scorso, durante il tavolo istituzionale indetto per individuare soluzioni praticabili a copertura dei debiti pregressi così da superare prima possibile il dissesto dell’ente, è stato invece l’ex ministro e attuale parlamentare nazionale del Pd Giuseppe Provenzano a riproporre un tema rimasto al palo, quello del Contratto istituzionale di sviluppo. Doveva essere una “scatola” istituzionale al cui interno far convergere più strumenti per i finanziamenti. La procedura si è progressivamente impantanata. Non ha mai avuto un vero e proprio slancio anche se durante l’esperienza governativa di Provenzano la vicenda arrivò in prefettura per una formalizzazione. Da allora, nessun segnale da Roma, nonostante le richieste dell’ex giunta Greco. Secondo Provenzano, come ha riferito al tavolo, ci sono ancora possibilità di fare in modo che l’istruttoria non vada definitivamente nel dimenticatoio. In tal senso, il sindaco Di Stefano, anche attraverso i dem, cercherà di capire se possano esserci vie concrete per giungere allo sblocco del Cis.

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