Gela. “Complimenti per l’ennesimo scempio autorizzato da questa classe politica”.
Niente vocazione turistica. I consiglieri comunali del Movimento cinque stelle non hanno digerito il cambio di rotta su un’area del lungomare, quasi a ridosso della spiaggia e della zona archeologica di Caposoprano. Nelle controdeduzioni portate in aula dalla giunta, quei terreni, a poca distanza dall’ex Paranà, dovevano essere solo a destinazione turistica. Invece, i dem sono riusciti a cambiare la formula, ottenendo l’apertura alla costruzione di immobili privati. “Dal possibile sviluppo turistico, con eventuali posti di lavoro in un settore fondamentale per un’economia diversa – dicono i grillini – alla speculazione dell’edilizia residenziale. La proposta del consigliere Salvatore Gallo è passata con il voto di ben tredici consiglieri comunali, tra i quali, a destra, Salvatore Scerra Crocifisso Napolitano di Forza Italia, Vincenzo Cascino, Salvatore Sammito e Salvatore Farruggia. A sinistra, Salvatore Gallo, Antonino Biundo, Cristian Malluzzo, Vincenzo Cirignotta, Romina Morselli, Angela Di Modica, Sandra Bennici e Antonio Torrenti, per esprimere una rinnovata unità nel centrosinistra”. Per i grillini Simone Morgana, Virginia Farruggia, Angelo Amato e Vincenzo Giudice ci sarebbe un piano bene evidente, a tutela degli interessi di pochi. “Pensare che il lupo perda contemporaneamente pelo e vizio è cosa impossibile – dicono ancora – ci sono consiglieri comunali che pur parlando di bene della città e sviluppo di forme di economia alternativa non riescono proprio a perdere il vizio di prendere decisioni in favore dei vecchi sistemi”. Lo stralcio alle controdeduzioni della giunta, con l’area sul lungomare che è diventata idonea ad edifici privati, sarebbe la prova di rapporti ancora troppo stretti tra politica a privati.