Gela. Le risorse finanziarie sono limitate ma in questi giorni è comunque in atto un programma di riqualificazione, per un maggiore decoro, in varie aree della città. Gli operai Ghelas hanno collocato addobbi, tappeti verdi e alberi di Natale, in via Palazzi così come sul lungomare e in uno degli accessi alla città, sulla Gela-Catania. Sono in corso lavori in aree verdi e piccoli giardini pubblici, soprattutto a Caposoprano. Lavori di manutenzione del verde vengono effettuati inoltre nel parcheggio dell’ospedale, nello stesso quartiere.
Gli interventi proseguiranno in più quadranti urbani. Di recente, l’amministrazione ha voluto la collocazione di fiori sul lungomare.
“Per l’azienda lo sforzo è notevole, viste le attuali condizioni finanziarie – dice il manager Guido Siragusa – vogliamo però dare segnali positivi alla città. Stiamo lavorando a fondo e tutto questo lo doniamo ai cittadini. Spero che tutti ne abbiano cura. Il lavoro è in corso, in intesa con l’amministrazione comunale. Tutto questo anche nell’imminenza delle festività natalizie”.
Con il Comune in dissesto e con le tasse al massimo , ci sembra una presa in giro quella di propagandare come se fossero gratuiti gli addobbi Natalizi eseguiti dalla Ghelas, ci piacerebbe con la stessa solerzia sapere quanti SOLDI si stanno spendendo utilizzando i SOLDI delle opere di compensazione dell’Eni, tutto questo avviene mentre mezza Città presenta STRADE SCASSATE e tante altre cose non funzionano, e mentre tanti artigiani devono incassare migliaia di EURO per le loro prestazioni, è una VERGOGNA andare in giro a dire dello sforzo che stanno producendo, quando invece dovrebbero dice dell’ennesimo sperpero di denaro pubblico, bisognerebbe sapere a chi giova tutto questo???
Oltre che inopportuno sperperare denaro pubblico, immaginate che a casa vostra non avete i soldi per comprare il latte, il pane, e non riuscite a fare un pranzo completo al giorno, e organizzate delle feste e festini, la stessa cosa sta’ facendo l’amministrazione, invece di dedicarsi anima e corpo a togliere il dissesto, sperpera i fondi delle opere di compensazione non per togliere i debiti, non per sistemare le strade, non per la pulizia delle strade, non per la cure verde , ma per cose futili.
È cambiato il musicanti, ma la musica è sempre la stessa.
La cosa più grave che quasi nessuno si lamenta.