Gela. Intorno a Forza Italia, sul piano locale, sono tanti i posizionamenti sui quali si concentrano diverse attenzioni politiche. Le scintille interne non sono mancate, dopo la vicenda dei contrasti a distanza tra il vicepresidente del consiglio comunale Antonino Biundo e i dirigenti Nadia Gnoffo e Vincenzo Cirignotta. La riunione dei sostenitori dell’europarlamentare Marco Falcone, in gran parte non aderenti al partito, ha generato ulteriori levate di scudi. Ieri, il coordinatore cittadino Vincenzo Pepe ha escluso divisioni, parlando di un partito locale “coeso”. “Non esistono due Forza Italia – ha tenuto a precisare – quelli che sostengono Falcone sono suoi amici”. Tra chi ha risposto all’invito dei falconiani per l’incontro della scorsa settimana, c’è l’ex assessore Salvatore Incardona. L’esponente centrista ha supportato l’eurodeputato azzurro in campagna elettorale ed è stato molto vicino al gruppo dei sostenitori locali, guidato dall’altro ex assessore, Romina Morselli. “Non capisco queste polemiche – dice Incardona – anzitutto nessuno ha mai dichiarato di voler aderire a questa Forza Italia locale. Un partito da sempre plurale, in città è stato trasformato in un gruppo privato, per poche persone. Stimo personalmente Falcone e come altri suoi sostenitori lo avremmo appoggiato pure se avesse fatto parte di un altro partito”. L’ex assessore della giunta Greco sottolinea che nell’area forzista i contatti ci sono non solo con Falcone.
“La mia amicizia con Edy Tamajo, Riccardo Gennuso e con Marco Intravaia, è nota – aggiunge – nessuno vuole spodestare Pepe, che in città coordina veramente poche tessere rispetto ad esponenti regionali del partito ai quali mi lega un’amicizia che va avanti da tempo. C’è un dialogo aperto per un mio ingresso in Forza Italia, già da tempo. Non capisco questo risentimento manifestato da Pepe”. Incardona conferma quindi che la presenza alla riunione indetta dal gruppo a sostegno di Falcone non è stata per nulla un caso sporadico. “Non penso che un mio eventuale ingresso in Forza Italia, sul quale oggi sto discutendo in maniera concreta – dice ancora – passi da Pepe. Io gestisco i miei rapporti politici al di fuori della segreteria cittadina”. Secondo Incardona, i troppi vincoli imposti dalla guida locale FI hanno fatto perdere ulteriori possibilità al partito, comunque risultato il più suffragato alle recenti amministrative. “La stessa segreteria cittadina, apertamente, non ha voluto una coppia elettorale, con me e con l’ex assessore Romina Morselli – conclude – che avrebbe espresso un notevole risultato. Io ho ottenuto quasi novecento voti e ritengo che Morselli avrebbe fatto altrettanto. Il partito oggi si troverebbe con due consiglieri comunali anziché con uno solo. In questo modo non si fanno gli interessi di Forza Italia. Sono stato contattato da esponenti locali del partito che mi invitano a fare un ragionamento comune. A Mancuso mi lega un’amicizia e l’ho sostenuto alle regionali. Mi sembra un controsenso la posizione del coordinatore cittadino. Il mio dialogo è con i riferimenti provinciali e regionali. Non penso di essere di troppo. Alle regionali cosa potrà accadere? Mi verranno a cercare per un sostegno?”. Incardona e altri esponenti vicini a Falcone non sembrano per nulla intenzionati a rinunciare al vaglio dell’opzione Forza Italia.
Totò cerca casa.