Gela. Tutti fermi, in attesa del contatto decisivo.
Siciliano “light”. Il sindaco Domenico Messinese e i consiglieri comunali di centrodestra non hanno ancora raggiunto l’accordo, che però sembra dietro l’angolo. Le condizioni sono note da tempo, il sindaco deve azzerare la giunta e presentare un programma da condividere. Un’intesa politica che andrebbe a colorare la giunta delle tinte di centrodestra. Neanche i consiglieri comunali di DiventeràBellissima, referenti di Nello Musumeci, sono fuori dai giochi, nonostante la firma sulla mozione di sfiducia apposta dal capogruppo Vincenzo Cascino. Di sfiducia ne parlano solo per la forma, ma in realtà sono tutti in trattativa. Una cosa è certa, il sindaco deve fare uno sforzo ulteriore. Deve intervenire sul suo vicesindaco Simone Siciliano. Per il centrodestra, è quasi un atto di fedeltà rispetto all’intesa da chiudere. Il ruolo di Siciliano va ridimensionato, “Messinese deve toglierli la vicesindacatura o, almeno, la delega ai rifiuti”, dice uno dei consiglieri impegnati nel dialogo. Insomma, Siciliano può rimanere in giunta, ma occupandosi solo di alcuni dossier, con in testa Eni. Per il resto, si può trattare e, di certo, i consiglieri di centrodestra non hanno alcuna voglia di far cadere la giunta, purché i patti vengano rispettati. Ovviamente, ad un Siciliano “ridimensionato” si dovrebbe aggiungere qualche volto nuovo in giunta, pur mantenendo la “quota” che spetta al sindaco. Quelli della trattativa sono in cerca dell’incastro giusto, la sfiducia è solo coreografia, sta sullo sfondo.