Gela. La società Raffineria di Gela, attraverso l’avvocato Alessandra Geraci, si è
costituita in giudizio, dopo la chiamata come responsabile civile, chiesta ed ottenuta dai legali di diversi ex operai della fabbrica, affetti da gravi patologie.
I lavoratori esposti all’amianto. Allo stesso tempo, però, le difese dei venti imputati hanno subito contestato la regolarità del decreto che ha disposto il giudizio. Per i legali, in base alle accuse mosse, il procedimento sarebbe dovuto transitare dalla fase dell’udienza preliminare. Eccezioni procedurali che, adesso, verranno valutate dal giudice Marica Marino. A processo, ci sono Armando Grassi, Giancarlo Barbieri, Alfonso Valerio, Alessandro Colnaghi, Francesco Mauro, Salvatore Verniccio, Rocco Ardore, Antonio Catanzariti, Pasqualino Grandizio, Gregorio Mirone, Gincarlo Fastana, Giorgio Clarizia, Giuseppe Farina, Vito Milano, Salvatore Vitale, Giovanni Calatabiano, Giuseppe Genitori, Giorgio Daumiller e Arturo Borntragger. Sono ex vertici della fabbrica di contrada Piana del Signore. Gran parte dell’indagine condotta dai pm della procura ruota intorno all’esposizione all’amianto tra gli impianti e alla mancata adozione delle necessarie misure di precauzione. Anche il legale di Raffineria di Gela ha comunque contestato la chiamata come responsabile civile della società. Per la difesa, i lavoratori malati non sarebbero mai stati dipendenti dell’azienda, dato che i fatti risalirebbero a diversi anni fa, quando la società non era stata ancora costituita nella vasta dimensione del gruppo Eni. La linea dei difensori è stata invece contestata dal legale di parte civile, l’avvocato Davide Ancona che rappresenta almeno quattro ex operai dello stabilimento di contrada Piana del Signore, affetti da patologie, ricollegabili proprio alla loro attività in fabbrica. A rappresentare le parti civili, ci sono inoltre gli avvocati Ezio Bonanni e Claudia Caizza. Nel pool di difesa, tra gli altri, ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Antonio Gagliano, Flavio Sinatra, Gualtiero Cataldo, Maria Elena Ventura, Piero Amara, Pietro Pistone, Raffaela Nastasi e Attilio Floresta.
