Gela. Otto anni e due mesi di reclusione al trentatreenne Emanuele Lauretta.
Armi e droga. E’ questo il verdetto emesso dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale Paolo Fiore. Il giovane, un anno fa, venne arrestato dai poliziotti del commissariato che trovarono a sua disposizione due pistole con matricola abrasa, cinquantadue chili di hashish e circa novecento grammi di cocaina. Lauretta ammise di aver tentato l’ingresso nel mercato locale, acquistando la droga da rimpiazzare. Già dopo l’arresto, spiegò di aver provato anche la coltivazione diretta della marijuana, giustificando in questo modo le piante scoperte dai poliziotti all’interno di un garage a Butera. Le due pistole con matricola abrasa, invece, le avrebbe avute a disposizione con l’obiettivo di difendersi, qualora qualche rivale nel mercato locale della droga o i fornitori avessero deciso di tentare eventuali aggressioni o minacce ai suoi danni. I difensori, a cominciare dall’avvocato Carmelo Tuccio, hanno optato per il giudizio abbreviato, dopo il no al patteggiamento arrivato dai magistrati della procura. In aula, il pm Eugenia Belmonte ha chiesto la condanna a nove anni di detenzione. Il gup ha ritenuto del tutto provate le accuse mosse all’imputato, emettendo il verdetto di condanna.