Gela. “L’assessore Licia Abela non ha facoltà autonoma di scelta.
Fa solo quello che le viene indicato dal sindaco. E’ inutile cercare un confronto. Questa giunta non ha alcuna capacità di programmazione”.
Il servizio non è ancora partito. Sessantasette lavoratrici del servizio di refezione scolastica rimangono in attesa di quanto verrà deciso a Palazzo di Città. Le attività nelle scuole, però, non partiranno prima di dicembre. E’ dura la presa di posizione assunta dal segretario provinciale della Filcams Cgil Emanuele Scicolone, oggi in municipio insieme alle lavoratrici. “E’ assurdo – spiega ancora – avevamo chiesto, già mesi addietro, di programmare il bando e mettere in gara il servizio, così da farlo partire con l’inizio dell’anno scolastico. Invece, dopo rinvii su rinvii, ci troviamo con l’anno scolastico avviato ma senza servizio di refezione scolastica. Un disagio non solo per le lavoratrici che non hanno la possibilità di ottenere le loro paghe, già decisamente basse, ma anche per oltre mille famiglie che non possono usufruire della mensa scolastica. Non si può mettere in ginocchio un intero sistema solo perché non c’è la minima capacità di programmazione”. L’assessore ribadisce comunque che la giunta non vuole tagliare il servizio negli istituti scolastici. “La refezione scolastica partirà – conclude – le verifiche sono in corso per cercare di chiudere l’iter entro la fine di dicembre”. Il servizio, quindi, partirà non prima dei prossimi tre mesi. Le lavoratrici hanno dichiarato lo stato di agitazione.