Gela. I “mali” del nosocomio “Vittorio Emanuele” sono profondi e ad oggi non risolti, soprattutto in diversi reparti. Così, accade che dopo un incidente stradale due giovani rimasti feriti siano stati trasferiti nell’ospedale di Mussomeli. Ortopedia, nella struttura di Caposoprano, da qualche tempo va avanti a scartamento ridotto, con uno dei medici fermo per malattia e senza un’adeguata copertura di personale. Davanti a casi più complessi, si propende per il trasferimento al “Sant’Elia” di Caltanissetta oppure al “Maria Immacolata Longo” di Mussomeli. Tutto questo, ovviamente, comporta l’impiego delle poche ambulanze disponibili, dato che quelle dell’ospedale sono ferme. Il rischio, durante i trasferimenti, è di lasciare sguarnito il territorio cittadino, praticamente privo di ambulanze immediatamente reperibili. I pazienti che ne hanno la possibilità, preferiscono rivolgersi al nosocomio della vicina Vittoria, piuttosto che farsi trasferire a Caltanissetta oppure a Mussomeli.
Uno spaccato di un sistema sanitario cittadino che non riesce a fare il passo decisivo per il rafforzamento mentre si parla, spesso, di un nuovo ospedale da circa 130 milioni di euro, inserito nell’elenco delle opere finanziate con fondi Fsc.