Gela. Tra gli azzurri di Forza Italia, in città, sono ore concitate. Ieri, il “gelo” tra il vicepresidente del consiglio comunale Antonino Biundo e i due dirigenti provinciali Nadia Gnoffo e Vincenzo Cirignotta; oggi, invece, l’esplicito richiamo del sindaco Di Stefano al dialogo, “per i problemi del territorio”, con il parlamentare regionale Michele Mancuso, con il deputato europeo Marco Falcone e appunto con il consigliere Biundo, quasi a voler tracciare un confine, pure all’interno del gruppo berlusconiano. “Il sindaco Di Stefano si trova davanti ad una situazione di forte confusione – dice il parlamentare Ars Mancuso che è riferimento provinciale FI – lo capisco perché è il frutto di un grande inciucio, con cinquestelle, Pd e centrodestra. Forza Italia, provinciale e locale, sarà sempre disponibile a contribuire al miglioramento delle sorti dei cittadini gelesi. Però, il sindaco non deve confondere questa disponibilità con un inciucio. Il sindaco non può dire pubblicamente che parla con me, con deputati di altre province e con il capogruppo Biundo, mentre non riconosce dirigenti che ritiene abbiano perso le elezioni senza essersene fatti una ragione. Io stesso ho perso le amministrative a Gela ma non vuol dire che non possiamo essere a disposizione per la città. Noi siamo opposizione, costruttiva là dove serve e nell’interesse dei cittadini, ma non in favore di qualcuno che vuole personalizzare i rapporti. Non abbiamo apprezzato questo tipo di atteggiamento. Se qualcuno pensa che così facendo può dividere all’interno di Forza Italia, sappia che il partito è unito, compatto e assolutamente inclusivo. Ci sono tanti grandi elettori che non hanno sostenuto Di Stefano e che oggi sono con noi. Noi siamo un’altra cosa”. Mancuso sottolinea che “per il territorio e per la città noi ci siamo sempre stati, non ultimo con gli interventi per l’area di crisi complessa e con il contributo per il PalaCossiga”. “Tutto quello che possiamo fare lo porteremo a completamento, in modo condiviso con la classe dirigente del partito – precisa – che è fatta dai consiglieri comunali ma anche da chi ci ha messo la faccia”.
Il parlamentare Ars fa da collante, anzitutto tra le mura amiche di un partito cittadino in cerca di compattezza definitiva. “Noi siamo un tutt’uno – rimarca – quando viene offesa una parte si offende tutto il partito. Quando si parla bene di una parte si deve parlare bene di tutti”. Il riferimento di Forza Italia cerca in questo modo di fare rientrare qualsiasi divergenza tra dirigenti locali. “Non ci sono divergenze – conclude – Biundo, Gnoffo e Cirignotta, hanno detto la stessa cosa. Hanno usato espressioni e toni differenti ma per ribadire lo stesso concetto. Forza Italia è opposizione, è un’altra cosa rispetto all’amministrazione Di Stefano. Quando c’è di mezzo l’interesse collettivo, siamo a disposizione. Probabilmente, Gnoffo e Cirignotta hanno sottolineato un aspetto critico che secondo il loro parere era da mettere alla luce. Non c’è niente di male. Noi siamo opposizione”.
Il partito è in balia e in stato confusionale.
Questo è frutto di consigliere che sotto sotto sono incrociati con il sindaco.
On.le Mancuso, lei è a corrente di tutto e non faccia finta di nulla.