Gela. “L’amministratore delegato della giunta ha trovato una
nuova voce nella quale inserire i soldi delle compensazioni Eni. Soldi dei cittadini e non dell’amministrazione comunale”.
I soldi delle compensazioni nella Fondazione di Comunità. I grillini non si fidano dell’eccessivo “mistero” che aleggia intorno alla Fondazione di Comunità, appena varata dall’amministrazione comunale, con la firma in calce del vicesindaco Simone Siciliano e del dirigente Antonino Collura. Ma cos’è, esattamente, una Fondazione di Comunità? Né più né meno, uno scatolone all’interno del quale deporre enti pubblici, a partire dal Comune, associazioni e privati. Uno strumento che dovrebbe servire a sostenere nuove iniziative sul territorio “migliorando la qualità della vita della comunità stessa – come si legge nella delibera di giunta – attivando energie e risorse e promuovendo la cultura della solidarietà, del dono e della responsabilità sociale”. Forse, un po’ troppo generico, soprattutto se in ballo, come dicono i grillini, c’è un milione di euro delle compensazioni da gestire proprio attraverso la Fondazione di Comunità. “Una delibera, in parte copiata dalla relativa pagina di Wikipedia, peraltro con una certa fretta – dicono i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle – in parte profondamente vicina a quel terzo settore che la giunta ha cercato di sfrattare, durante i mesi passati, dalle sedi di proprietà del Comune e che adesso invece si vuole premiare. La Fondazione di Comunità rappresenta un interessante strumento per la città, qualora ne fosse parte integrante in tutte le fasi e soprattutto qualora la città fosse presente in tutte le sue rappresentanze. Nella delibera si parla, invece, di comitato promotore senza conoscerne i componenti o la possibilità di farne parte. Si cita un protocollo del luglio 2017, ma anche numerosi incontri con i gruppi e le commissioni preposte. Ci piacerebbe sapere, quali gruppi, visto che due richieste di conferenza capigruppo a giugno sono andate deserte e soprattutto quali siano le commissioni preposte, se non lo Sviluppo economico e la Sanità, per i servizi socio-assistenziali. Ne esistono altre?”.
Chi gestirà le somme? Nelle pieghe della richiesta di avere maggiori elementi da valutare, c’è sicuramente la preoccupazione dei grillini rispetto alla gestione di somme importanti. “Riteniamo che lo strumento – concludono – possa essere utile se plurale, ma potrebbe essere pericoloso se gestito da pochi, considerato che nell’immediato si troverà a disporre di un milione di euro e senza la benché minima programmazione, almeno fino ad oggi”.