Gela. “Sono parole inappropriate e direi fuori luogo”. Il capogruppo civico Giovanni Giudice torna sulla “stroncatura” politica che ieri la meloniana Sara Cavallo ha riservato alla sua proposta di aprire alla collaborazione di volontari e associazioni di studenti, affinché la biblioteca comunale, appena ripristinata, possa essere attiva anche in fasce pomeridiane al momento non previste. “Mi meraviglio di questa posizione espressa dal consigliere Cavallo – aggiunge Giudice – vorrei solo ricordare a tutti che ogni consigliere ha il dovere di dare un contributo su temi che toccano la città. Non ci sono prerogative di singoli consiglieri e questo vale anche per la vicenda della biblioteca”. L’esponente FdI ha riferito che già la commissione cultura, da lei presieduta, è al lavoro per fare in modo che la biblioteca possa essere fruibile per una fascia oraria più ampia.
Cavallo ha parlato di “ingerenze” da parte del consigliere Giudice, intervenuto sul tema della struttura comunale appena riattivata. “In aula – ricorda invece Giudice – io stesso ho voluto collaborare sull’emendamento per il concorso di idee nel periodo natalizio e ho accolto, da proponente, l’iniziativa del consigliere Cavallo e della commissione. Ho dato merito alla commissione cultura, presieduta proprio dal consigliere Cavallo, per quanto fatto sulla biblioteca. Però, alla città non interessano le primogeniture. Tutti dobbiamo essere in grado di proporre e dare risposte alla comunità”.