Gela. Almeno allo start iniziale, il sindaco Di Stefano si è posto nel rapporto con l’opposizione usando un metodo piuttosto flessibile, puntando ad un confronto a trecentosessanta gradi, senza farsi condizionare dalle appartenenze di partito o dalle scorie politiche della campagna elettorale. In un frangente amministrativo mai così delicato, con il bilancio stabilmente riequilibrato da sviluppare e con le tante pendenze finanziarie “figlie” del dissesto dell’ente, qualcosa però sfugge agli stessi esponenti di minoranza. “Noi aspettiamo questo coinvolgimento su temi tanto delicati, a partire dagli atti finanziari e dalla procedura semplificata per i debiti dell’ente – dice l’indipendente Antonella Di Benedetto – al momento, però, quelli del sindaco si sono rivelati solo proclami senza fatti concreti. Il dialogo lo ha aperto solo con i suoi. Dobbiamo rincorrere e sperare che possano esserci aperture. Fino ad oggi, non c’è stato alcun confronto. Tra le fila dell’opposizione, ci sono professionisti che possono dare un contributo tecnico ma anche esponenti di partiti rappresentati all’Ars e al parlamento nazionale. In aula, invece, ci chiedono il voto sui debiti fuori bilancio. Ci cercano solo per questa ragione”. Il primo cittadino, che ha già avuto modo di rapportarsi con gli alleati sui temi del dissesto e non solo, aveva spiegato che il dialogo era destinato ad essere ampio, con tutta l’assise civica. Tra le fila dell’opposizione, c’è più di qualche perplessità.
Di Benedetto, intanto, alla sua prima esperienza consiliare, conferma che non ha intenzione di collocarsi, almeno per ora. “Sono nel gruppo misto e onestamente le richieste non mancano – conclude – penso che la volontà di una collocazione di partito possa esserci anche tra gli altri consiglieri di questo gruppo. Però, a prevalere è l’intenzione di lavorare per la città. Non sono interessata alla contrapposizione ad ogni costo. La riapertura della biblioteca, ad esempio, è un passo avanti per tutta la città. Sono queste le cose che contano”. Entrata in municipio sotto le insegne della civica dell’ex candidato a sindaco Scerra, Di Benedetto preferisce guardare al contesto attuale senza un perimetro politico predeterminato, comunque all’opposizione della giunta Di Stefano.