Maggioranza, strategie per consolidare l’unità: prosegue il dialogo tra i capigruppo

 
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I capigruppo Giudice, Orlando e Castellana

Gela. Il “modello” era stato inaugurato negli scorsi mesi e continua ad essere mantenuto. Le verifiche interne tra i capigruppo della maggioranza consiliare sono un punto di contatto importante per gli alleati del primo cittadino Di Stefano. La strategia, soprattutto quella in aula, nonostante recenti principi di incomprensione poi rientrati, potrebbe consolidarsi ancora di più. I contatti tra il civico Giovanni Giudice, il dem Gaetano Orlando e il grillino Francesco Castellana, sono piuttosto frequenti. Del resto, se in giunta qualche novità si è concretizzata, con l’ingresso dei deluchiani di “Sud chiama Nord”, in aula la causa del sindaco trova richiamo esclusivamente nei tre gruppi che lo supportano, “Una Buona Idea”, M5s e Pd. La concertazione che precede spesso le sedute d’aula più complesse diventerà forse decisiva quando tra gli scranni dell’assemblea cittadina inizieranno ad arrivare altri atti finanziari di peso e poi nel percorso che dovrebbe portare al bilancio stabilmente riequilibrato. Il sindaco non ha nascosto la volontà di una “cabina di regia” che coinvolga tutta la sua alleanza, sia con i gruppi rappresentati in consiglio e in giunta sia con quelli che non hanno referenti a Palazzo di Città. La concertazione tra i capigruppo di maggioranza ha quasi anticipato le mosse del capo dell’amministrazione. Lo stesso primo cittadino spinge sovente per avere compattezza interna.

I civici sono il suo braccio d’azione politica, avendo contribuito a fondare quest’esperienza. Il rapporto con i pentastellati è piuttosto saldo, passando dalla garanzia del parlamentare Ars Nuccio Di Paola. Negli ultimi tempi, qualche pensiero in più è maturato guardando agli esponenti del Pd. I democratici hanno dovuto fare fronte ad una mini crisi interna, successiva alla nomina dei due assessori del partito, Fava e Di Cristina. I consiglieri Orlando e Alabiso hanno espresso dissenso sulla modalità di scelta. Ci sono stati giorni di stasi ma progressivamente pare che la questione stia rientrando. Si sono tenuti diversi confronti tra il gruppo consiliare e la struttura commissariale del partito, l’ultimo proprio in settimana. Il ruolo di Orlando, alla guida dei consiglieri, non sembra in discussione. La linea di contatto con gli assessori dem va rafforzata ma non pare che possano emergere in superficie altre increspature.

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