Gela. Gli arresti scattarono lo scorso maggio, adesso
i magistrati della procura hanno chiuso le indagini.
Cocaina ed eroina spacciate in città. Sono in totale diciotto i presunti pusher attivi nelle piazze di spaccio della città, coinvolti nel blitz “Tomato”. L’indagine, durata diversi mesi, è stata condotta dai magistrati della procura e dai carabinieri che hanno ricostruito le mosse degli spacciatori lungo un arco temporale di circa un anno. Appostamenti, riprese video e intercettazioni, con l’obiettivo di fare luce sul mercato della droga locale. Non una vera e propria organizzazione, ma comunque un gruppo di spacciatori sempre attivi, davanti ad una domanda mai in flessione. I pm coordinati dal procuratore capo Fernando Asaro potrebbero richiedere il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. Subito dopo gli arresti, i difensori dei coinvolti hanno comunque ottenuto alcuni verdetti favorevoli, pronunciati dai giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta, ma il quadro probatorio, stando ai pm della procura, rimarrebbe solido. I provvedimenti di custodia cautelare vennero emessi anche nei confronti dei presunti fornitori, palermitani e catanesi. In città, sarebbero state spacciate cocaina ed eroina. Nel blitz finirono, Massimiliano Avenia, Giovanni Battista Calascibetta, Antonia Cricchio, Vincenzo Di Maggio, Giuseppe Fausto Fecondo, Salvatore Mazzolino, Alessandro Scilio, Salvatore Stamilla, Luigi D’Antoni, Giovanni Traina, Gaetano Fiaccabrino, Luciano Guzzardi, Gaetano Marino, Giovanni Palermo e Salvatore Antonuccio. Nel pool di difesa, tra gli altri, ci sono gli avvocati Antonio Gagliano, Salvo Macrì, Flavio Sinatra Francesco Enia, Maurizio Scicolone, Riccardo Lana, Dionisio Nastasi, Enrico Aliotta, Paola Carfì, Giovanna Zappulla, Ivan Bellanti, Vittorio Giardino e Rocco Guarnaccia.