Gela. La possibile fine anticipata del rapporto contrattuale con il segretario generale Ferro? Conseguenza di un approccio dell’attuale amministrazione comunale che continua a non convincere il riferimento del laboratorio “PeR” Miguel Donegani. “Un esempio di come manchi dialogo e non si abbia la capacità di coinvolgere e motivare i propri dipendenti comunali. Per pretendere di più occorre essere di esempio, invece i dipendenti e i dirigenti, quelli rimasti, notano nei loro confronti un carico di lavoro e ripartizioni ad interim insostenibili mentre la giunta e il sindaco fanno richiesta per aumentarsi gli stipendi in un momento di crisi economica per i cittadini e con una crisi di unità lavorative in Comune – spiega Donegani – abbiamo assistito in questi mesi ad attacchi del sindaco, della giunta e di alcuni consiglieri di maggioranza, contro la burocrazia. Riteniamo che non è attaccando gli altri che si allontanano le proprie responsabilità. Anche perché ricordiamo che ci sono responsabilità politiche e responsabilità burocratiche. Con la legge “Bassanini” ai dirigenti sono state assegnate responsabilità, sgravate alla politica. Ma gli amministratori non possono esimersi dalla loro funzione di guidare i processi politici nell’interesse dell’ente e dei cittadini”.
L’esponente del laboratorio politico non segue la direttrice della linea dura, ad ogni costo, contro la burocrazia comunale. “Premesso che come “PeR” siamo per la sburocratizzazione della macchina amministrativa e siamo perché i dirigenti lavorino per garantire servizi agli utenti. Pretendere invece che siano a servizio della politica attaccandoli con scontri muro contro muro – aggiunge – riteniamo che non sia utile in un momento in cui bisogna lavorare nell’interesse dei cittadini. Se si vuole sburocratizzare, si applichino le leggi nazionali e regionali che ci sono e sono già utilizzate in altri Comuni, anche in dissesto. Si chieda un intervento ministeriale e della Regione, ma con il dialogo e con una politica autorevole, invece di creare più disagi di quelli che già ci sono”.