Gela. L’Ars ha dato il via libera alla norma che permetterà di integrare quanto spetta ai lavoratori delle aree di crisi di Gela e Termini Imerese, rimasti fuori dal ciclo produttivo e che percepiscono la mobilità in deroga. “Un milione e 200 mila euro per l’integrazione al reddito dei lavoratori delle aree di crisi complessa di Termini e Gela è una concreta e doverosa mano delle istituzioni nei loro confronti e nei confronti delle loro famiglie”, spiega il deputato M5s all’Ars Luigi Sunseri a commento del sì dell’aula all’articolo 16 del ddl sulle variazioni di bilancio. “Apprezzo – dice Sunseri – l’operato del governo, che ha trasferito dentro la manovra il contenuto di un mio disegno di legge presentato a giugno, condiviso e scritto con i lavoratori delle aree di crisi complessa di cui mi sono fatto portavoce e che oggi trova finalmente applicazione. Gli steccati politici dovrebbero sempre sparire di fronte a norme di buon senso, e questa, che mira a mitigare gli effetti della crisi sulle famiglie, è certamente una di queste”. Un emendamento dello stesso tenore è stato avanzato dai parlamentari FI Mancuso e Vitrano.
“Da quando mi sono insediato – continua Sunseri – mi occupo dei lavoratori che sono rimasti fuori dall’accordo fatto dalla Regione nei confronti della ex Fiat, poi Blutec, oggi Pelligra. Mi auguro, che il governo non si limiti a questo intervento e vada oltre già con la Finanziaria che bussa alle porte, prevedendo risorse non solo per quest’anno ma per la triennalità, come previsto dal mio ddl, dando una relativa tranquillità alle famiglie dei 120 lavoratori di Termini e degli 80 di Gela, che sono le uniche due aree di crisi complesse di questa Regione”.