Gela. È fissata per domani mattina la prima udienza del procedimento civile incardinato dall’avvocato Paolo Cafa’. L’ex assessore e consigliere comunale, candidato alle amministrative nella lista “Progressisti e rinnovatori”, rivendica il posto all’assise civica. Con l’azione insiste sull’incompatibilità dell’ingegnere Grazia Cosentino, candidata a sindaco battuta al ballottaggio dal primo cittadino Di Stefano e in consiglio attualmente tra le fila del gruppo misto. Secondo Cafa’ e gli esponenti di “PeR”, il ruolo ricoperto dall’ingegnere nell’in house Impianti Srr, la società che gestisce Timpazzo e il servizio rifiuti, non le permetterebbe di stare nell’assemblea cittadina. Mesi addietro, all’esordio della nuova assise civica, il segretario generale Carolina Ferro rilascio’ un parere teso ad escludere gli estremi dell’incompatibilità.
Cosentino, nel procedimento assistita dagli avvocati Gianfranco Fidone e Massimo Cavaleri, ha già ribadito, anche pubblicamente, di essere certa dell’assenza di cause ostative alla permanenza in aula, al cui interno è nelle fila dell’opposizione alla giunta Di Stefano. L’ingegnere ha ottenuto lo scranno che spetta al candidato sindaco sconfitto al ballottaggio. Il laboratorio “PeR” ha superato la soglia di sbarramento ma in assenza di apparentamenti ufficiali non ha ottenuto rappresentanti in consiglio. Cafa’ è risultato il più suffragato nella lista del laboratorio fondato dall’ex parlamentare Ars Miguel Donegani. Ora, chiede che sia il giudice civile a dichiarare l’eventuale decadenza di Cosentino, che ha scelto di costituirsi per resistere all’iniziativa giudiziaria.