Area crisi, accordo di programma rinnovato “per tre anni”: “Coinvolgere la Zes”

 
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Gela. L’accordo di programma per gli investimenti nell’area di crisi locale, come già riportato, è ufficialmente scaduto, a seguito di atto integrativo, lo scorso 23 ottobre. Sulla carta, è lo strumento istituzionale che dovrebbe permettere progetti alternativi a quelli di Eni. I risultati attuali tracciano un bilancio nettamente negativo. Questa mattina, l’amministrazione comunale, con il sindaco Di Stefano e l’assessore Franzone, e il presidente del consiglio comunale Giudice, hanno preso parte alla riunione del comitato di coordinamento e controllo, con tutti gli enti competenti, a partite da ministeri e Regione. L’accordo di programma sarà rinnovato “per un periodo di tre anni”. La nuova bozza inizierà ad essere definita nel dialogo a distanza tra Roma e Palermo. Il sindaco è stato piuttosto chiaro. “Deve essere l’ultimo, così da impiegare per intero le risorse – ha spiegato – penso che il governo nazionale non intenda andare avanti con continui rinnovi senza che le risorse a disposizione vengano effettivamente spese”. Sono circa ventuno milioni di euro quelli ancora in “pancia” all’accordo di programma e mai spesi. Dal dipartimento regionale è arrivata una proposta tesa ad un rafforzamento del sistema. “Il coinvolgimento della struttura della Zes” potrebbe dare una spinta importante. Invitalia, che ha coordinato i due avvisi per gli investimenti, sta analizzando le proposte avanzate con l’ultimo step: un’istanza è stata definitivamente accolta e altre due sono in istruttoria. È ancora troppo poco per assorbire per intero i ventuno milioni di euro. Il primo avviso invece aveva partorito un solo progetto portato a conclusione. Da Regione e ministero è stato ribadito che la domanda per il momento non è stata in grado di drenare tutti i fondi, che rischiano di rimanere inutilizzati e quindi trasferiti su altre voci di spesa. L’amministrazione insiste per un impegno maggiore delle istituzioni regionali e nazionali. “Serve un’animazione sul territorio – ha aggiunto il primo cittadino – uno sportello per le imprese e tempi certi per esitare progetti e proposte. Noi ci impegneremo in tal senso”. Dello stesso avviso il parlamentare Ars Salvatore Scuvera, che ha partecipato alla verifica. “Sui progetti bisogna dare risposte”, ha sottolineato il parlamentare.

Nelle prossime settimane, l’accordo rinnovato dovrebbe essere pronto per la firma di tutte le parti, compreso il Comune di Gela. Gli uffici romani e quelli palermitani non hanno escluso che la legge 181, base dello strumento, possa essere rivista e integrata con altri innesti. Fino ad ora, non è parsa così agile davanti alle esigenze del territorio. “Alcuni investimenti strategici come Argo-Cassiopea sono in dirittura di arrivo e quindi il livello occupazionale ne risentirà – ha concluso Di Stefano – chiedo uno sforzo a tutti perché la situazione socio-economica del territorio non è da prendere sotto gamba”.

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