Gela. Una decisione “irrispettosa”, che non tiene conto delle difficoltà finanziarie del municipio e di quelle di tante famiglie della città. Il dirigente di Fratelli d’Italia Vincenzo Casciana si iscrive tra i critici che non condividono la richiesta avanzata dalla giunta di accedere al fondo regionale per l’aumento delle indennità, spettanti al primo cittadino e agli assessori. “In una città che si trova in una situazione di dissesto finanziario con un debito enorme, dove si continua a lottare per fornire ai propri cittadini i beni essenziali, in un contesto con molte famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, suona come una vera ingiustizia la recente richiesta di aumento degli stipendi da parte del sindaco e della giunta comunale. Quanto accaduto – dice Casciana – non può che non suscitare indignazione e sconcerto, tanto più che i partiti di maggioranza del governo cittadino, Pd e Movimento cinquestelle, si battono, almeno sulla carta, per la riduzione del numero dei parlamentari, per quella dei servizi non essenziali e delle indennità e sono favorevoli ai criteri di solidarietà per le fasce più deboli della società. È vero che i fondi regionali non vengono prelevati direttamente dalle tasche dei contribuenti gelesi ma la richiesta di adeguamento degli stipendi da parte degli amministratori locali appare politicamente ed eticamente inaccettabile”.
Casciana riporta esempi che vanno in controtendenza. “Tutto ciò è diametralmente opposto a quanto avvenuto in Ars nel 2023, con il governo di centrodestra che ha bloccato tutti gli adeguamenti Istat fino al termine del mandato, come segnale di responsabilità e maturità politica. Questa richiesta, fatta in un momento di crisi, dimostra un’insensibilità politica e sociale. Non c’è rispetto verso i cittadini. La decisione di chiedere l’adeguamento degli stipendi, nella passata amministrazione, è stata evitata proprio per rispetto delle difficoltà economiche che la città stava vivendo, ed anzi, in questo senso, più volte è stata fatta richiesta dall’opposizione di donare il gettone di presenza delle sedute consiliari, destinandolo alle famiglie bisognose. A quanto pare però – conclude Casciana – l’attuale governo della città sembra aver dimenticato questo principio solidaristico, mettendo in secondo piano le necessità dei cittadini e la situazione di crisi che la città sta affrontando, provando invece maldestramente a giustificare il proprio ruolo con atti inefficaci, inefficienti e onerosi, a discapito della collettività”.