Gela. Suscita, in questo momento politico, perplessità attuative non indifferenti
la presentazione del libro “Redimibile Sicilia- l’autonomia dissipata e le opportunità dell’insularità” del Prof. Gaetano Armao, docente di Diritto amministrativo e contabilità pubblica presso l’università di Palermo.
L’autonomia della Regione Sicilia è stata scartata dai nostri padri storici, quale Aldisio, e non ha trovato attuazione e proselitismo sufficiente per portare avanti questo annoso problema. Il fatto che si manifesta in momenti elettorali particolari, ma quello che più di tutto mi lascia perplesso è la Questione Meridionale che in questi ultimi anni ha trovato ricercatori profondi di dati storici secretati da oltre 160 anni e che oggi costituiscono veri e propri epistemi per la loro chiarezza e attendibilità.
Oggi si risveglia l’Italiano di sempre, cioè quello che non vuole risolvere i problemi, in definitiva quello della politica del tanto peggio tanto meglio. Esiste una questione meridionali che ha tanto faticato per far prendere coscienza al popolo meridionale, per fare riconoscere la vera realtà storica, per ripristinare la propria dignità di uomini liberi per fare luce sui massacri commessi dai carnefici Piemontesi e ci ritroviamo in una stanza del comune con le immagini dei nostri liberatori assassini Piemontesi: Cavour, Vittorio Emanuele e Garibaldi.
Immagini che campeggiano maestose in quella orribile sala, piena di mostri. Non vogliamo soffermarci sulla buona volontà e onestà di portare avanti un problema che sicuramente interessa la nostra Sicilia, ma riteniamo che i discorsi fatti, tranne quello del Prof. Alessandro Morselli, prettamente adattati ad un principio economico tradizionale, oggi contestato dagli economisti prezzolati, perché fanno finta di non capire che l’Italia è oggi sud dell’Europa e se continuiamo a perdere la nostra capacità di gestione, colonizzato non resta solo il meridione ma l’Italia intera, rispetto al nord Europa. Cerchiamo di essere seri e combattiamo uniti ai meridionali tutti e lasciamo che la politica inetta e incapace continui a fare quello che ha fatto in questi anni, cioè niente per il popolo ma tanto per chi siede alla regia.
E’ stata una teoria che ha sempre caratterizzato il popolo Italiano, per non risolvere un problema affrontarne un altro della stessa importanza e le cose rimangono come prima, questa la teoria di Tomaso di Lampedusa nel suo testo “iI Gattopardo”.