Falsa identità fornita durante i controlli, “tenuità del fatto”: assolto trentaquattrenne

 
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Gela. A conclusione del dibattimento, è prevalsa la “tenuità del fatto”. Il giudice Serena Berenato ha assolto il trentaquattrenne Francesco Scicolone. Era accusato di aver fornito false generalità ai carabinieri che effettuavano controlli. Già sottoposto a misure, indicò una falsa identità. Gli venivano inoltre contestati due episodi di guida senza patente. L’imputato, coinvolto in recenti operazioni antidroga, venne poi sottoposto agli accertamenti in ospedale, dove si era recato. Lì, forni’ il documento.

Per la difesa, sostenuta dal legale Rosario Prudenti, Scicolone avrebbe indicato dati non veritieri per evitare un fermo: la moglie aveva necessità di raggiungere il pronto soccorso. Il legale ha ribadito che nella struttura sanitaria l’imputato consegnò il vero documento per farsi identificare. Il giudice ha assolto per “tenuità del fatto”. La procura aveva concluso per la condanna.

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