Il tentato omicidio di Sant’Ippolito, Pizzardi rimane in carcere: niente riesame e le indagini proseguono

 
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Gela. I carabinieri del reparto territoriale e i magistrati

della procura stanno proseguendo gli approfondimenti investigativi dopo il tentato omicidio di Sant’Ippolito.

Pizzardi è in carcere. L’arresto è scattato per il ventiduenne Grazio Pizzardi che, pistola in pugno, ha più volte fatto fuoco contro un diciannovenne, suo vicino di casa. La vittima ha riportato ferite soprattutto all’avambraccio, trapassato da un proiettile. Solo per un fortuita coincidenza non ci sono state conseguenze peggiori, probabilmente l’arma giocattolo modificata impugnata da Piazzardi si è inceppata. Il giovane, negli scorsi giorni, è stato sentito dal giudice delle indagini preliminari nel carcere di Balate, dove è recluso. Non ha risposto alle domande. La misura della detenzione è stata confermata e la difesa dell’indagato, sostenuta dall’avvocato Carmelo Tuccio, non si rivolgerà ai giudici del riesame di Caltanissetta. Una decisione maturata nel tentativo di fare maggiore chiarezza sulle ragioni che hanno condotto Pizzardi ad attentare alla vita di quello che riteneva un rivale. La difesa, infatti, non esclude che l’azione decisa dal ventiduenne possa essere una risposta ad una possibile provocazione. Forse, tra i due giovani c’erano state storie tese già in passato. Una vicenda che, comunque, continua ad essere al vaglio di carabinieri e pm.  

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