Gela. Due consiglieri comunali persi in pochi mesi, ai quali
bisogna aggiungere l’addio di Carmelo Casano, risalente all’estate di due anni fa.
Lascia anche Maria Pingo. Il Megafono del presidente Rosario Crocetta, da oggetto politico dei desideri di molti, si sta trasformando, almeno in città, in un carrozzone dal quale tanti iniziano a scendere. In consiglio comunale, i crocettiani sono entrati in cinque e, adesso, si sono ridotti a due. Il presidente ha perso per strada non solo Casano, tra i più votati in assoluto, ma anche Antonio Torrenti e il vicepresidente del consiglio comunale Maria Pingo, che solo qualche ora fa ha annunciato il proprio addio. “Non c’era più nessun rapporto né con il presidente né con altri esponenti del movimento – dice proprio Maria Pingo – onestamente, sono piuttosto delusa. Troppi silenzi e, così, ho scelto di farmi da parte”. Una motivazione non troppo diversa da quella fornita dall’ex capogruppo del Megafono Antonio Torrenti, che a gennaio ha lasciato la compagnia, contestando proprio le modalità di gestione del partito e i silenzi palermitani dell’ex sindaco. Così, in sella rimangono solo la capogruppo Sara Bonura, oramai fedelissima del presidente, che l’ha premiata con un contratto triennale alla Regione, e l’altro consigliere comunale Giuseppe Guastella, che da tempo comunque non disdegna scelte spesso autonome da quelle del movimento. Nonostante l’evidente flessione, che si ripercuote soprattutto sugli equilibri politici regionali, Crocetta comunque mantiene ancora un certo appeal, tanto da aver messo le mani sull’area dem che si rifà a Michele Emiliano e coinvolge in città non solo suoi fedelissimi della prima ora, come Enrico Vella, ma anche il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta. Il resto di quelli che Crocetta non lo vogliono proprio mollare, invece, sta a guardare da fuori, in attesa dell’ennesima chiamata, sempre che possa bastare.
