Gela. Hanno sostenuto fin dall’inizio il progetto con in testa il sindaco Di Stefano, supportandolo già nella fase dell’agorà politica. I comunisti del Pci, di punto in bianco, si sono trovati fuori dalla giunta. Il loro assessore di riferimento, Giuseppe Favitta, ha lasciato per ragioni lavorative. I dirigenti sembravano certi che il sindaco potesse optare, anche nel loro caso, per una staffetta interna, con un nome in giunta sempre espressione di area comunista. Così non è stato. Il primo cittadino ha accelerato verso i due assessori del Pd, Fava e Di Cristina. Una mossa che ha spiazzato i dirigenti comunisti. Per ora, da loro arriva un semplice “no comment”. Entro venerdì però potrebbero prendere posizione, dopo essersi interfacciati pure con la segreteria regionale, della quale fa parte Nuccio Vacca, segretario del gruppo cittadino e tra i papabili al ruolo di assessore. I comunisti non hanno rappresentanza all’assise civica ma contavano sul prosieguo del loro apporto alla giunta del sindaco. Invece, non ci saranno. Ieri, durante la presentazione ufficiale dei due nuovi assessori, il capo dell’amministrazione ha voluto ringraziare i comunisti e ha spiegato che non intende affatto tagliare i rapporti politici.
Qualche giorno fa, gli era stata recapitata una missiva a firma del segretario regionale Pci. I vertici siciliani del partito confermavano la volontà di mantenere il sostegno politico al suo progetto amministrativo. La doppia nomina dem ha invece riempito gli spazi e i comunisti non sembrano per nulla convinti dalle motivazioni addotte da Di Stefano. Nei prossimi giorni, la loro posizione verrà resa nota, in modo chiaro, così da comprendere se proseguiranno nel sostegno al governo della città oppure se vireranno su rotte politiche diverse.