Castellana: “FdI e Cavallo partigiani di un governo inefficiente, su porto ritardi enormi”

 
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Il capogruppo M5s Francesco Castellana

Gela. “Fratelli d’Italia? Il consigliere Cavallo e gli esponenti locali, sulla vicenda porto, dimostrano solo di essere partigiani di un governo regionale del tutto inefficiente rispetto alle infrastrutture del territorio”. Il capogruppo pentastellato Francesco Castellana ribadisce la posizione del suo partito, rispetto al caso del porto rifugio. Intorno alla recente approvazione dell’accordo attuativo per i lavori si è accesa la contesa politica. Il senatore grillino Lorefice ha chiesto al governo regionale di scusarsi per i ritardi accumulati nell’iter infinito. Ieri, il consigliere FdI Sara Cavallo ha parlato di “ideologia” grillina, tesa solo alla sterile polemica politica. “Il senatore Lorefice ha detto la verità – precisa Castellana – il governo regionale ha fatto passare troppo tempo per il trasferimento di competenze all’Autorità portuale ma anche per l’assegnazione delle somme al nuovo soggetto”.

Il consigliere grillino ripropone un aspetto che il sindaco Di Stefano ha messo in luce. “Il presidente Schifani si vanta dei circa quattro milioni di euro per i lavori – aggiunge – ma sono soldi della città. Non sono né della Regione, che ad oggi non ha messo nulla, né di Eni. Si tratta di stanziamenti della città. Anzi, ne è stata usata una parte per interventi nel sito del tutto inutili. Sono gli esponenti FdI ad essere strumentali e a parteggiare per un governo regionale che non ha mai dato grande attenzione a questo territorio”. Castellana, invece, conferma la linea espressa dai grillini a livello nazionale. “Noi non siamo stati ideologici durante il governo Conte e abbiamo realizzato politiche di equità e di giustizia sociale, con il reddito di cittadinanza e con la legge “spazza corrotti” e ancora con il superbonus che ha aumentato i livelli occupazionali nel settore edilizio. Altro che ideologia. Ma evidentemente il populismo della Meloni continua a fare proseliti anche se il governo centrale aumenta le tasse e sfascia la sanità”, conclude.

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