Inaugurazione bis della Breast unit, l’accusa di Messinese: manca tutto, non si gioca con la salute

 
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Gela. L’annunciata visita dell’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, tra le corsie dell’ospedale “Vittorio Emanuele”,

rischia di essere catalogata come una passerella a sostegno dei soliti proclami in campagna elettorale. In ballo c’è la Breast unit, il dipartimento di cura e prevenzione dei tumori al seno delle donne inaugurato 5 anni fa ma mai realizzato nonostante le 20.302 firme raccolte e ignorate a Palermo.

I sospetti del sindaco. A lanciare l’accusa è Domenico Messinese, il sindaco che, dopo avere avviato una petizione popolare spontanea contro il declassamento dell’ospedale di via Palazzi, si è dissociato dall’idea di inaugurare per la seconda volta l’avvio del dipartimento di Senologia senza prevedere le assunzioni del personale dedicato, dei laboratori e dei relativi macchinari. Il definitivo incontro-scontro tra il manager dell’Asp di Caltanissetta, Carmelo Iacono, e il primo cittadino Messinese, si era avuto il 7 agosto scorso a Palermo, durante la conferenza dei sindaci della provincia di Caltanissetta.

L’ottimismo del deputato Arancio. L’onorevole Giuseppe Arancio, deputato e ricandidato all’Ars nella lista del Pd, in quell’occasione si era detto soddisfatto dell’andamento della conferenza tanto da parlare di un avvenuto “piccolo passo” della sanità gelese fino ad annunciare “l’inaugurazione della Breast unit di Gela”, fissando la data dell’annuncio nel prossimo 4 settembre, alla presenza dell’assessore alla Salute Gucciardi. “E’ un riconoscimento ai professionisti che si sono adoperati – posta Arancio sul suo profilo fb – per fare nascere e crescere questo servizio importante per la nostra collettività”.

Non la pensa allo stesso modo il sindaco che proprio a Palermo aveva preferito voltare le spalle ai massimi rappresentanti della sanità regionale accomunati dalla stessa passione per il Pd.

Una farsa già sentita. “Mi sono sentito involontario attore di un teatrino in chiave Pd – accusa Messinese – Quando mi è stato proposto di inaugurare la Breast unit ho avuto un improvviso dejavu pensando a quel taglio del nastro del dipartimento di senologia rimasto al palo per mancanza di medici e servizi. Mentre osservavo una ingiustificata soddisfazione trapelare dai volti di Arancio e Gucciardi, il manager Iacono liquidava ogni richiesta di dialogo affermando che mi risponderà solo nelle aule di tribunale. Prima di girare i tacchi – conclude il sindaco – ho precisato che non parteciperò ad una inaugurazione sterile sulla scia di quella celebrata 5 anni fa. Ci metto la faccia e partecipo sono se si parla di interventi seri e concreti. Io non gioco con la salute”.

Liste di attesa di otto mesi.In attesa di un intervento, serio e concreto, che preveda per l’avvio della Breast unit l’avvenuta assunzione di medici specialistici dedicati, un laboratorio di chirurgia plastica e del relativo chirurgo, stanze di degenza e quant’altro, in città ogni settimana vengono effettuati in media da 4 a 6 interventi di tumori alla mammella. La carenza di personale e la mancanza di anestesisti complica ulteriormente la vita alle donne costrette ad attendere quell’intervento anche 8 mesi.

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