“Decisioni passano dal gruppo dell’agorà, è la base”, Giudice: “Manteniamo specificità civica”

 
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I consiglieri di "Una Buona Idea" Cascio e Giudice

Gela. Nelle prossime ore, come abbiamo già riportato, il sindaco Di Stefano avrà modo di rapportarsi con la sua maggioranza (rappresentata dai capigruppo consiliari e dai segretari di partiti e movimenti), per fare una valutazione in corso d’opera sui temi impellenti e sulle emergenze che di certo non mancano. Il capitolo del bilancio stabilmente riequilibrato è un aspetto saliente così come la necessità di concretizzare obiettivi come l’avvio di Macchitella Lab o di dare tutti i necessari chiarimenti rispetto al ciclo dei rifiuti e, tra gli altri, passando in rassegna i contatti per avere un ruolo negli aeroporti di riferimento per la città, a partire da quello di Comiso. Mutamenti politici a breve scadenza difficilmente potranno maturare. C’è ancora il ddl sugli enti locali che va discusso all’Ars ma anche la strada che porta alle provinciali di secondo livello. Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola è stato molto chiaro, sottolineando che la priorità per ora va ai temi della città. “La base per le decisioni rimane l’alleanza uscita dall’agorà e dalle urne – dice il capogruppo di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice – un allargamento? Il progetto nasce dall’agorà e c’è una maggioranza che ne è espressione. Sarà sempre questo gruppo unito che prenderà le decisioni. Partiamo da questo zoccolo duro e poi insieme si prenderanno le decisioni, pure su un possibile allargamento”. Per Giudice, si andrà avanti “rispettando gli accordi elettorali e anzitutto dando seguito agli obiettivi della coalizione originaria, nata dall’agorà politica”. L’esponente civico è a sua volta certo che la chiave di volta amministrativa passi dal bilancio stabilmente riequilibrato. “È fondamentale”, dice inoltre.

I civici che si rifanno al sindaco Di Stefano vogliono mantenere la loro specificità, fuori dai partiti, e al contempo dialogare con gli alleati, strutturati in gruppi politici. “Abbiamo una nostra caratteristica civica – conclude – magari, ci permette di avere una visione diversa da quella dei partiti ma il dialogo nella coalizione è imprescindibile”. Ancora una volta il gruppo civico si pone come metronomo di un’alleanza a tinte progressiste che dovrà mantenere le caratteristiche iniziali, seppur qualche cambio di assetto potrà esserci. Forzare la mano, probabilmente, potrebbe anticipare processi, al momento difficili da giustificare.

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