Maxi processo agli attivisti No Muos, ci sono anche due gelesi tra i centoventicinque imputati: la base Usa di contrada Ulmo venne occupata

 
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Gela. Ci sono anche due attivisti gelesi tra i centoventicinque imputati

che il prossimo 12 dicembre dovranno comparire davanti al giudice monocratico del tribunale.

Le due azioni contestate dai pm. Al centro del procedimento, ci sono azioni condotte dal movimento No Muos che, da anni ormai, contesta il sistema militare di telecomunicazioni installato dalla marina statunitense nella riserva di contrada Ulmo, a Niscemi. I magistrati della procura di Gela hanno chiuso le indagini negli scorsi mesi e, adesso, è stato fissato il giudizio. Tra le accuse mosse, resistenza a pubblico ufficiale nel corso della grande manifestazione dell’agosto di quattro anni fa, con l’occupazione simbolica dell’area della base militare, ma anche quanto accaduto nell’aprile successivo, con diversi attivisti che riuscirono nuovamente ad entrare nello spazio della base e a liberare simbolicamente un pozzo d’acqua. Quattro imputati hanno già pagato un’oblazione in denaro e, di conseguenza, sono usciti dal procedimento.

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