Gela. La disamina politica interna alla maggioranza del sindaco Di Stefano è in corso e l’attesa per le decisioni dell’Ars sul ddl per gli enti locali potrebbe far slittare il prosieguo della verifica già in essere. Il primo cittadino però ha l’esigenza di tenere il passo su tanti capitoli amministrativi. Ieri, ha condotto un briefing con gli assessori. C’era da fare una sorta di punto della situazione sui principali temi oggetto delle attività dei settori affidati agli esponenti della sua giunta. L’intenzione di Di Stefano, probabilmente già dalla prossima settimana, è di estendere gli approfondimenti sui temi, con un incontro aperto ai capigruppo e ai segretari di partiti e movimenti. Non c’è solo la questione finanziaria che ruota intorno al bilancio stabilmente riequilibrato. Il sindaco mira ancora una volta tenere il punto sul caso Timpazzo e sul servizio rifiuti. Macchitella lab e il progetto per il polo tecnologico “Sinapsi” sono altri passaggi reputati decisivi, in questa fase. “Voglio capire se c’è l’intenzione di sostenere un ruolo attivo del Comune, che magari possa intervenire in modo massiccio su Sinapsi”, precisa. Di Stefano, nel corso di un recente tavolo sul polo tecnologico, ha proposto che una copertura finanziaria consistente possa arrivare da Palazzo di Città, per il tramite delle royalties “Argo-Cassiopea”. Ha ipotizzato una somma oscillante tra i cinque e i sei milioni di euro. Dovrà avere un sostegno massimo affinché si giunga ad un sì convinto, soprattutto in una fase di dissesto dell’ente comunale. “Sinapsi” ha già ottenuto un finanziamento da dieci milioni di euro ma servirà integrare la parte restante. Macchitella lab è un altro pezzo da novanta che il primo cittadino vuole giocarsi, dopo un lungo ciclo di incontri, iniziati durante la sindacatura Greco. Vorrebbe completare entro novembre.
In questo periodo, ha avuto particolari interlocuzioni per più contesti strategici. Alla maggioranza, all’assise civica e alla rappresentanza che lo sostiene, vuole porre la questione aeroporto. Avrà incontri con il primo cittadino di Caltagirone e ritiene che Comiso sia “l’aeroporto naturale” per la città. “Vogliamo capire se ci siano le condizioni per un ingresso nella struttura societaria, nel cda – dice – allo stesso tempo, sappiamo che sta andando avanti il progetto per l’aeroporto di Agrigento, con la documentazione depositata al ministero. Anche in questo caso vorremmo avere un ruolo”. Di fatto, si tratta di una programmazione piuttosto ampia dalla quale estrapolare le esigenze impellenti, nel tentativo di avere un supporto ampio.