Gela. La notte di Capodanno di due anni fa sparò in via Petrarca, ferendo alla gamba un trentenne. Un minore è stato condannato al termine del dibattimento. I giudici del tribunale di Caltanissetta hanno disposto la pena di tre anni e cinque mesi. La procura ha concluso individuando gli estremi del tentato omicidio. Il ferito giunse all’ospedale “Vittorio Emanuele”. Ha seguito il procedimento, come parte offesa, assistito dal legale Lara Amata. Il minore ammise tutti i fatti, già in fase di interrogatorio. Riferì però che non c’era alcuna intenzione di uccidere. Per la difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, la direzione dei colpi esplosi confermerebbe che l’azione era volta solo ad intimidire.
Poco prima, c’era stato un alterco e un familiare del giovane venne minacciato e strattonato. Gli spari, per gli investigatori, sarebbero stati una ritorsione per quanto accaduto. Un altro giovane, maggiorenne, venne coinvolto nell’azione. Era alla guida dello scooter usato per arrivare in via Petrarca.