Di Stefano ha incontrato gli assessori, verifica su dossier prioritari: tra alleati tensioni per l’Oiv

 
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Consiglieri di maggioranza in aula

Gela. Le verifiche interne sulle priorità amministrative e sui progetti in essere proseguono. Questa mattina, il sindaco Terenziano Di Stefano ha riunito gli assessori proprio per fare un quadro generale. Il tema finanziario non può che incidere: il bilancio stabilmente riequilibrato è indispensabile per tracciare una direttrice fedele di un programma per la città. Il capo dell’amministrazione ha voluto verificare tutti i dossier più importanti, compresi quelli dei progetti. Oggi, da Palermo, è però arrivata la conferma di un definanziamento da quasi cinque milioni di euro per tre importanti interventi del programma “Agenda urbana”. Se l’analisi dei programmi amministrativi non sembra preoccupare troppo, la maggioranza dovrà però guardarsi da certi assestamenti che il sindaco Di Stefano pare sempre più convinto di poter alimentare. La nomina dell’avvocato Anna Comandatore nell’Organismo indipendente di valutazione continua a generare un notevole clamore tra la fila distefaniane. Il capogruppo del Pd Gaetano Orlando ha spiegato, senza mezzi termini, di non rivedersi nelle “uscite di destra” del sindaco. L’avvocato Comandatore infatti è stata candidata alle amministrative nella lista di Forza Italia. Il Pd è nettamente contrario alla decisione di Di Stefano e glielo ha comunicato per via diretta. I grillini, al pari di tutti i pezzi della coalizione, sono stati presi di sorpresa. Vogliono valutare insieme ai riferimenti del gruppo.

Le troppe aperture verso il centrodestra non piacciono per nulla, soprattutto ai dem che attendono invece riscontri pratici sulla rappresentanza in giunta e più in generale vorrebbero sviluppare un progetto che sia più fedele possibile al “modello Gela”, sponsorizzato dal parlamentare regionale Nuccio Di Paola. L’asse Pd-M5s, in città, è ormai piuttosto rodato, nonostante le iniziali distanze. Le mosse del primo cittadino sono sotto osservazione. La vicenda Oiv è solo l’ultima in ordine di tempo, dato che già pesava l’accostamento alla giunta di esponenti di area centrodestra. I progressisti non intendono accettare un modello non attinente alle intenzioni iniziali. Il sindaco vuole dare seguito agli accordi elettorali, ufficiali e non. Probabilmente, il colpo a sorpresa dell’incarico all’Oiv si colloca nella strategia di “non lasciare nessuno indietro”, come Di Stefano aveva comunicato agli alleati durante la prima verifica politica. La chiamata dell’avvocato Comandatore ha comunque preso tutti in contropiede.

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