Armati in un’attività commerciale, chiesta condanna per un minore: torna in libertà

 
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Gela. Entrarono armati in un’attività commerciale a Caposoprano. Due minori vennero messi in fuga dal titolare, un esercente di nazionalità cinese. Per uno dei giovani è stata chiesta la condanna ad un anno e otto mesi, al termine del giudizio abbreviato. La procura minorile di Caltanissetta ha concluso, ritenendo sussistere la responsabilità non solo per la tentata rapina ma anche per la disponibilità dell’arma, che si rivelò essere una pistola giocattolo. La difesa del minore, sostenuta dal legale Gianmarco Cammalleri, ha sottolineato che l’arma era appunto giocattolo e non avrebbe potuto determinare conseguenze. Inoltre, ha spiegato che il giovane agì in un periodo per lui molto difficile, anzitutto sul piano familiare. L’imputato ammise già in fase di interrogatorio.

Il difensore ha avanzato istanza per la revoca dell’obbligo di stare nell’abitazione, ancora imposto al ragazzo. Torna in libertà in attesa della decisione dei giudici del tribunale minorile. Arriverà a dicembre. L’altro coinvolto non ha optato per riti alternativi. Definirà successivamente la propria posizione.

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