Gela. Il bluff del mega progetto “Ciliegino”, quello inaugurato in pompa magna
nell’estate di quattro anni fa con la promessa di essere la risposta occupazionale ai passi indietro di Eni, continua a produrre solo falle.
Revocate le concessioni. Dopo le polemiche in Comune, con la giunta Messinese che si trova con niente in mano, i tecnici dell’ex Provincia di Caltanissetta hanno revocato tutte le autorizzazioni che erano state rilasciate per le attività preliminari all’avvio dei cantieri. Da una serie di sopralluoghi e verifiche, infatti, è emerso che i vertici di Agroverde non hanno mai provveduto a pagare le somme per le concessioni ottenute sia per i lavori di posa dei cavi elettrici a media tensione sia, addirittura, per il passo carrabile. Niente soldi e in realtà quei lavori non sono mai iniziati, come ribadito in due recenti provvedimenti firmati dai funzionari dell’ufficio concessioni dell’ex Provincia. In cassa, non sono stati trovati i soldi che non sarebbero mai stati versati. Per i lavori di posa del sistema di cavi elettrici, i funzionari nisseni hanno già deciso di rifarsi sula polizza fideiussoria da cinquantamila euro che era stata attivata a garanzia. Almeno in questo caso, a differenza di quanto sta accadendo in Comune, la polizza fideiussoria dovrebbe essere solida.