Ragoleto, più acqua per la città se Eni rinuncerà: Franzone, “Siciliacque sostituisce condotta”

 
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Gela. Il presidente Ati Massimiliano Conti lo aveva spiegato nel corso del suo intervento, in consiglio comunale, durante il monotematico sui disservizi idrici. Eni a breve pare intenzionata a rinunciare all’acqua dell’invaso Ragoleto che in questo caso potrebbe finire a rafforzare i quantitativi per la città. Un passo importante per una programmazione a lungo termine. L’assessore Filippo Franzone, insieme al sindaco Di Stefano, fin dall’inizio sta monitorando l’intera vicenda idrica. Sono in corso tutte le attività per aumentare la soglia per la città, che in questa settimane tenta di rientrare in un regime di forniture perlomeno non emergenziale. Non c’è soltanto il Ragoleto, dato che gli sforzi in questi mesi si sono concentrati sui pozzi Pantanelli, su Bubbonia e inoltre sull’area di Giardinelli, nella zona di Vittoria. Franzone sta già iniziando ad approfondire la possibilità che si apra il fronte Ragoleto.

“Eni potrebbe rinunciare – conferma Franzone – però, bisogna prepararsi da subito. Intendo scrivere a Siciliacque affinché predisponga interventi importanti di sostituzione delle condutture, che in quel tratto sono vecchie. Senza questo tipo di attività preliminare, si rischierebbe la stessa sorte della condotta San Leo, ora in fase di completa sostituzione ma che nel tempo ha generato tanti guasti e disservizi”. Rimane infine l’incognita del progetto di revamping del dissalatore. Il governo regionale lo ha finanziato ma non sono chiari i tempi per l’entrata in funzione, dopo anni di stop completo.

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