Gela. Non sembra avere fretta il sindaco Terenziano Di Stefano. L’eventuale fase 2 della giunta è uno sviluppo che potrebbe maturare ma senza forzare la mano. Il recente vertice interno con gli alleati è servito principalmente a ribadire che l’intenzione è di rispettare tutti gli accordi formalizzati in campagna elettorale e nella fase del ballottaggio. Al momento, lo schema sintetizzato nel governo della città non pare destinato a mutamenti drastici. Il seguito della verifica politica non ha una data precisa. Domani, qualche novità potrebbe arrivare da Palermo. Il disegno di legge sugli enti locali approda all’Ars. Nel testo è stato depennato il riferimento all’aumento del numero di assessori nelle giunte comunali. La norma però verrà riproposta sotto forma di emendamento. I grillini stanno spingendo per arrivare al sì, anche attraverso il voto segreto. L’emendamento è sostenuto, anzitutto, dal vicepresidente dell’Assemblea regionale Nuccio Di Paola che sul punto ha deciso di sfidare apertamente il presidente Schifani, decisamente contrario all’aumento degli assessori, pur senza aggravi ulteriori di spesa. Il coordinatore regionale pentastellato fa affidamento sul voto segreto che potrebbe consentire pure a diversi pezzi della maggioranza di schierarsi con la norma.
Il parlamentare grillino, che supportò con forza la candidatura a sindaco di Di Stefano, adesso vorrebbe dargli lo spiraglio di un posto in più in giunta. Per Di Paola, ai sindaci serve manforte nell’affrontare le tante emergenze dei territori. A Palazzo di Città, l’eventuale incremento in giunta potrebbe aiutare Di Stefano in una rotazione graduale che non scontenti nessuno. Un allargamento eccessivo dei confini politici rischia però di porre più di una questione, nell’attesa di dipanare, tra le altre, la vicenda della Ghelas multiservizi.
