“Movida violenta”, progetto per rafforzare la videosorveglianza: si punta ai fondi ministeriali

 
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Gela. Un’implementazione del sistema di videosorveglianza, nelle zone della città con maggiori concentrazioni di presenze, anzitutto nei periodi estivi. Quello della movida violenta è spesso un fattore che genera rischi e così l’amministrazione comunale punta ai finanziamenti del “fondo unico per la giustizia” disposti dal Ministero dell’interno. Sono poco più di novanta i Comuni che hanno i requisiti necessari, compresa Gela. Lo stanziamento complessivo potrebbe aggirarsi intorno ai 60mila euro. La giunta ha autorizzato la partecipazione al bando ministeriale.

Sono previsti due progetti, con videosorveglianza sul lungomare Federico II di Svevia e con il monitoraggio delle aree a “maggiore aggregazione giovanile”. La proposta è stata avanzata dal settore polizia municipale e accolta dalla giunta. Negli scorsi mesi, si è invece proceduto ad installare i sistemi di videosorveglianza collocati sulla base di un progetto coperto in gran parte con fondi comunali e avallato dalla precedente giunta.

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