Gela. Il rapporto contrattuale con la società modenese Politecnica, che
negli ultimi cinque anni ha gestito la trafila delle pratiche di condono edilizio per conto del Comune, si chiude a settembre.
C’è l’ipotesi di una nuova gara d’appalto. Non sono possibili nuove proroghe di una “convivenza” costata alle casse dell’ente già oltre due milioni di euro. Allo stesso tempo, in municipio non ci sono risorse tali da sostenere una mole di lavoro ancora notevole. “Per ora, ho dato mandato a pochi dipendenti comunali disponibili – spiega l’assessore all’urbanistica Francesco Salinitro – è chiaro che non sono comunque sufficienti e lavoriamo per aumentare il numero”. Così, vengono valutate altre opzioni, non solo il conferimento di incarichi ai professionisti esterni già selezionati per entrare a far parte dell’ufficio di piano, che ha prevalentemente compiti legati all’adeguamento delle planimetrie del prg, ma anche un eventuale nuovo appalto. “Quella di bandire una nuova gara d’appalto per individuare una società esterna che possa gestire le procedure delle domande di sanatoria edilizia è una soluzione al vaglio – dice ancora Salinitro – di certo, ci serve personale per andare avanti. E’ un’attività molto importante per il recupero di somme che vanno a finire nelle casse del Comune e per assicurare servizi alla collettività. Il servizio, comunque, non verrà bloccato”. Insomma, non si esclude una procedura sostanzialmente uguale a quella che portò ad individuare la Politecnica.
Il prg approvato entro metà ottobre? Intanto, in municipio si attende il via libera definitivo al piano regolatore generale. “La relazione che contiene quelle che abbiamo ritenuto integrazioni fondamentali – conclude l’assessore – è arrivata al Consiglio regionale urbanistica. Spero che serva ad evitare falle che non possiamo permetterci in un piano regolatore comunque già vecchio. Da quanto ci è stato comunicato, non si esclude che l’approvazione definitiva del prg possa arrivare entro metà ottobre”. Un piano regolatore, comunque, che sembra destinato a ulteriori modifiche.
