“Modello Gela” come quello sardo, Di Paola da Todde: “Assessori? Si troveranno spazi”

 
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Di Paola insieme al presidente sardo Todde

Gela. Le priorità rimangono altre, dai disservizi idrici in parte attenuati alla corsa per il bilancio stabilmente riequilibrato. La parte della medaglia amministrativa che invece guarda agli equilibri politici non può che passare in secondo piano. Il vertice della scorsa settimana è servito al sindaco Di Stefano per spiegare a tutti gli alleati che gli accordi elettorali saranno tutti rispettati. Una rotazione in giunta ci sarà ma sui tempi potrebbe incidere quanto verrà varato dall’Ars. Martedì prossimo, all’Assemblea regionale, va in scena il ddl sugli enti locali, che nella versione iniziale prevedeva, tra gli altri innesti, l’aumento del numero di assessori nelle giunte comunali. A Palazzo di Città si sarebbe passati dagli attuali sette ad otto ma con spesa invariata. La prima commissione ha cassato la norma, pare su volontà diretta del presidente Schifani. In aula, durante il dibattito, sono attesi diversi emendamenti. Potrebbe così ritornare la norma sulle giunte ampliate. Il parlamentare grillino Nuccio Di Paola ha annunciato che richiederà il voto segreto. “La maggioranza è chiaramente spaccata – dice – il presidente Schifani ha deciso che i sindaci siciliani dovranno essere un capro espiatorio. La norma per aumentare il numero di assessori, di una sola unità, è assolutamente di buonsenso. I primi cittadini non possono essere lasciati soli davanti ad emergenze immani come quella idrica o nell’affrontare priorità centrali per ogni Comune. In aula, daremo battaglia”. Non è affatto da escludere che l’aumento della compagine assessoriale venga riproposto attraverso uno degli emendamenti. Di Paola, che è stato in visita al presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, esclude ripercussioni sulla giunta cittadina qualora non dovesse arrivare l’aumento degli assessori. “La coalizione troverà tutti gli spazi, sempre in un percorso di prospettiva”, precisa. La visita istituzionale al presidente sardo, invece, conferma che il parlamentare grillino sta sviluppando ogni passaggio utile per strutturare un modello capace di essere la vera alternativa al governo Schifani. Il coordinatore regionale M5s è tra i potenziali nomi per una candidatura alla presidenza della Regione, alle prossime consultazioni.

Lo schema progressista che ha portato la grillina Todde ad affermarsi in Sardegna ricorda quello della coalizione del sindaco Terenziano Di Stefano. “In Sardegna c’è stata una vittoria importante e convincente – conclude Di Paola – la Sardegna è un esempio virtuoso. Lo stesso Pd ha compreso che con la Todde c’erano le possibilità per una vittoria e ha assicurato l’appoggio. Todde, rispetto alla coalizione, da sola ha portato almeno quarantamila voti in più. E’ stata come una lista ulteriore”. Da Gela alla Sardegna, ormai è evidente che Di Paola sta sondando tutti gli scenari progressisti per organizzare un progetto politico capace di mettere insieme forze distanti dal centrodestra che governa a Palermo.

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