Acqua, Greco: “Di Stefano non incalza il suo amico Conti, presidente Ati non sia complice di Caltaqua”

 
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Greco e Conti

Gela. L’emergenza idrica che in questi mesi si è fatta sentire in modo consistente in tutto il territorio locale e non solo, tiene banco anche per gli aspetti politici. Tra l’ex sindaco Lucio Greco e il presidente Ati Massimiliano Conti non corre certamente buon sangue, a livello istituzionale. Si sono affrontati in un duello verbale a distanza, all’indomani del consiglio comunale monotematico sui disservizi in città. Ancora una volta, l’avvocato Greco non condivide per niente le mosse di Conti e gli rinfaccia un certo protagonismo politico, a partire dal ruolo avuto nelle amministrative conclusesi al ballottaggio con la vittoria del sindaco Di Stefano. Il primo cittadino niscemese, a sua volta, ha risposto in modo perentorio, facendo notare che Greco, da sindaco uscente, non è stato in grado di mettere insieme i presupposti utili per una ricandidatura. Greco torna sul punto e chiede che Conti riferisca in modo dettagliato. “A parte le puerili giustificazioni sulla sua sfrenata e a tratti pittoresca partecipazione alla campagna elettorale delle amministrative in città, e sorvolando finanche sulla mancanza di stile e di classe dimostrata quando si riferisce alla mia mancata candidatura, il sindaco di Niscemi Conti, nella qualità di presidente dell’Ati idrico, dovrebbe entrare nel merito e nella sostanza della drammatica, acuta e persistente crisi idrica, che ha colpito la nostra città. Gli ricordo – dice – nel caso se ne fosse dimenticato, che il ruolo ricoperto gli consente di controllare e vigilare sull’operato di Caltaqua e, nel caso di evidenti inadempienze, applicare le dovute sanzioni e di intraprendere tutte le azioni legali in difesa dell’ente e dei cittadini. Non mi risulta che abbia preso iniziative in tal senso. Mi risulta invece che è stato attento e solerte solo quando bisognava aggiornare l’aumento delle tariffe”. Per l’ex primo cittadino, Di Stefano dimostra di essere troppo legato alla direttrice seguita da Conti. “L’attuale sindaco si dimostra un suo caro amico e non può, in questa nuova veste, muovergli imbarazzanti appunti”, aggiunge l’avvocato riferendosi al suo ex assessore Di Stefano, ora a capo dell’amministrazione comunale. Greco rilancia richieste precise rivolte al presidente Ati.

“Ci vuole fare conoscere lo stato dell’arte degli interventi programmati? Ci vuole fare conoscere il loro stato di avanzamento e gli eventuali ritardi? Ci vuole far conoscere la percentuale degli interventi nelle varie città, Niscemi compresa? Ci vuole fare conoscere, così come previsto dal capitolato, le penali e le sanzioni applicate a Caltaqua per le inadempienze e i disservizi che si sono registrati? Queste sono le domande a cui un politico serio, se non vuole apparire complice di Caltaqua e nemico dei gelesi, dovrebbe rispondere. Tutto il resto sono ragazzate che lasciano il tempo che trovano”, conclude.

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