Ghelas, Donegani: “La multiservizi non può servire per i posti della politica”

 
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Gela. Come abbiamo abbondantemente riferito, intorno al futuro immediato della Ghelas multiservizi si muovono tante variabili. Il nuovo contratto è quella principale ma ci sono poi i servizi e un organico assai limitato, oltre alla necessità di garantire la tenuta finanziaria. Il sindaco Di Stefano vedrà il manager Siragusa nel corso dell’assemblea di ottobre. Il primo cittadino vuole affrontare pure il punto della governance, come abbiamo riportato settimane addietro. Tra capo dell’amministrazione e manager i rapporti non sembrano andare verso la strada della condivisione: i due avvisi pubblici per altrettanti esperti esterni, fatti pubblicare da Siragusa, non sono piaciuti a Di Stefano. Miguel Donegani del laboratorio “PeR” sottolinea che la partecipata non può finire al centro delle strategie politiche. Non può servire al sottogoverno. “È una coincidenza impeccabile che dopo il no della commissione di merito regionale all’aumento del numero degli assessori nelle giunte comunali, oggi si sollevi una questione Ghelas? Non si utilizzino le partecipate per trovare equilibri politici o per accontentare capricci politici. Come “PeR” stiamo approfondendo il tema sopratutto sulla questione che dovrebbe interessare la politica, ovvero che il Comune si faccia garante e pretenda l’aspetto fondamentale nel rapporto con le partecipate, ossia il rispetto della trasparenza, dell’anticorruzione e delle evidenze pubbliche”, spiega Donegani.

“Il Comune deve partecipare ad una programmazione che migliori i servizi per il cittadino. Abbiamo invece la percezione, ma speriamo di sbagliarci, che si stia pensando di cambiare il manager di una partecipata per scopi politici. Se dovesse essere così, come forza politica lo denunceremo e saremo intransigenti. A noi di “PeR” non interessa che il manager sia stato nominato dal sindaco precedente o dall’attuale. A noi interessa che da chiunque sia nominato il manager, la politica sia in prima linea per migliorare la struttura partecipata dell’ente e i servizi collettivi. Invitiamo tutte le forze politiche ad unirsi al nostro appello. In un momento delicato come questo devono avere priorità le emergenze: quella idrica, sanitaria, la viabilità e i servizi. Gli interessi delle parti politiche oggi sarebbero fuori contesto e lesivi rispetto agli aspetti etici, che bisognerebbe sempre rappresentare nell’interesse dei cittadini”, conclude Donegani.

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