Gela. Giro di vite contro le aziende che non ripristinano lo stato dei luoghi dopo la chiusura dei cantieri di lavoro. Ieri mattina il sindaco Terenziano Di Stefano, insieme ad una squadra formata da una pattuglia dei vigili urbani e responsabili del settore Lavori pubblici, ha effettuato un lungo sopralluogo in diverse zone della città dove sono state segnalate buche, strade dissestate, tombini divelti e cantieri aperti, spesso delimitati da nastri di sicurezza che permangono per mesi. Inaccettabile anche il deposito di inerti o altro materiale di scarto di lavori conseguenti al bonus 110, sisma bonus o similari lasciati sul ciglio della strada o sui marciapiedi. I tecnici del settore Lavori pubblici individueranno le ditte terze o le società committenti responsabili dei lavori non eseguiti a regola d’arte, che creano disagi al transito stradale e pericolo ai pedoni, oltre che un danno economico indiretto al Comune nel caso di incidenti.
Una volta individuata la società in questione partiranno le diffide a provvedere, mentre le sanzioni, in caso di mancato adempimento del ripristino dei luoghi dopo gli interventi di scavo o riparazione, saranno comminate dal comando di polizia municipale, che ieri ha redatto i primi verbali. “Non possiamo più consentire alle ditte incaricate di lasciare scavi o manto stradale dissestato – dice il sindaco Terenziano Di Stefano – i lavori vanno eseguiti a regola d’arte, altrimenti scatteranno le sanzioni”.
Speriamo che sia tutto vero.
Buon lavoro.