“Su Timpazzo linea che ci soddisfa, Di Mauro andava invitato”, Caci: “Mal di pancia? Li cureremo”

 
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Rosario Caci

Gela. Poteva essere una prova politica delicata, al fine di testare il rapporto tra gli autonomisti dell’Mpa e il resto della coalizione del sindaco Terenziano Di Stefano. Invece, il passaggio sul progetto di ampliamento della discarica Timpazzo è andato nella direzione auspicata dai lombardiani, che nella giunta comunale schierano l’assessore Valeria Caci. “Mi rammarico solo del fatto che non sia stato invitato l’assessore regionale all’energia Roberto Di Mauro, che aveva dato piena disponibilità – dice il riferimento territoriale Mpa Rosario Caci – sarà stata una svista, è probabile. Oppure, qualcuno non ha voluto che arrivassero le spiegazioni della Regione. Per il resto, devo dire che la soluzione delineata dalla maggioranza, senza un no a priori sull’ampliamento e con precise garanzie, ci soddisfa”. La posizione degli autonomisti è da tempo al centro di riflessioni, anche fuori dalla maggioranza del primo cittadino. L’Mpa, infatti, è nel governo regionale di centrodestra del presidente Schifani mentre in città è nella giunta sostenuta da un’alleanza con caratteri marcatamente progressisti e civici. “Non ci sono discussioni di sorta – precisa Caci – l’Mpa è pienamente nel progetto del sindaco Di Stefano. Non ci sono mai stati problemi e siamo assolutamente tranquilli. Può esserci chi vuole seminare zizzania ma noi stiamo lavorando per la città con il nostro assessore, capace peraltro di avere contatti diretti e costanti con i riferimenti regionali e con il leader del movimento”. Caci non pare temere sconvolgimenti nel governo locale. “La linea esposta dal sindaco durante la riunione di maggioranza è stata chiara – aggiunge – Di Stefano dimostra grandi capacità sia nell’affrontare gravi emergenze sia nel definire una prospettiva amministrativa e politica che non trascura nessuno. E’ stato spiegato che gli accordi verranno tutti rispettati e chi ha la fregola della collocazione avrà ben capito che c’è tempo per riflettere e valutare, tutti insieme”.

Il partito dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, a livello cittadino e territoriale, affronterà mesi di riorganizzazione, pure in vista di possibili nuovi ingressi. “Ci saranno incontri preparatori – dice ancora Caci – vogliamo dare la giusta organizzazione al nostro partito che sta dimostrando di avere un ruolo importante. Nuove adesioni? Ci sono interlocuzioni positive, siamo fiduciosi anche se la tempistica non posso prevederla. Se potranno esserci adesioni di consiglieri comunali? Per ora, preferisco non dire nulla”. Nel progetto del sindaco, i lombardiani condividono la stessa stanza di giunta dei dem e dei grillini, l’ala più avanzata del gruppo progressista. Fino ad oggi, la convivenza non ha fatto affiorare distanze così nette. Le prossime sorti della giunta potrebbero generare qualche sviluppo in più e non necessariamente segnato dalla piena condivisione di intenti. “I mal di pancia che potrebbero manifestarsi? Vorrà dire che indosseremo il camice e cercheremo di curarli”, chiosa Caci riferendosi alle recenti parole del dem Gaetano Orlando.

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