Gela. La notte di Capodanno di due anni fa, impugnando una pistola, fece fuoco in via Petrarca, sparando in direzione di un trentenne, rimasto ferito ad una gamba. Ad ottobre, arriveranno le richieste della procura minorile di Caltanissetta per un giovane accusato di tentato omicidio. Per l’accusa, sparò per uccidere. La difesa del giovane, sostenuta dal legale Davide Limoncello, punta su una ricostruzione differente. Secondo il difensore, il minore puntò alle gambe, proprio allo scopo di intimidire e non di uccidere. L’imputato, in fase di indagine, dichiarò di non aver avuto intenzione di uccidere. Per gli inquirenti, agì dopo che qualche ora prima un suo familiare era stato apostrofato e strattonato durante una colluttazione. Quella del minore sarebbe stata una sorta di ritorsione. In settimana, in udienza, c’è stato un accordo per l’acquisizione di atti.
Non saranno sentiti altri testimoni. Ad inizio ottobre, toccherà alla procura minorile e alla difesa rappresentare le rispettive conclusioni, in attesa poi della decisione dei giudici del tribunale di Caltanissetta.