Gela. Mentre il progetto Ciliegino sembra definitivamente arenato per mancanza di un investitore credibile e pronto a sborsare 125 milioni di euro entro il prossimo mese indispensabili a non perdere i 32 milioni del Cipe,
il rapporto tra la cooperativa Agro Verde e la giunta comunale si è spezzato.
Il sindaco Domenico Messinese ha deciso di agire per le vie legali contro Agro Verde e Ilfa leasing. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di fare chiarezza sulle garanzie relative alle procedure di esproprio “per pubblica utilità” dei 230 ettari di terreno ricadenti nelle contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio dove il presidente della regione Rosario Crocetta aveva annunciato, nel 2013, la realizzazione del polo agro energetico più importante d’Europa.
Il primo cittadino ha raccolto il parere favorevole di 3 dei 7 componenti della giunta. La delibera sottoscritta da Messinese ha trovato il parere favorevole di Simone Siciliano, Francesco Salinitro e Licia Abela. Sarà l’avvocato Filippo Incarbone a fare valere i diritti del Comune, verificando la reale copertura finanziaria della fidejussione versata per espropriare i lotti sbancati e abbandonati a se stessi dopo avere creato un danno economico stimato in 3,5 milioni di euro.
A fare scoccare la scintilla tra il sindaco e Agro Verde è stata la decisione di Stefano Italiano si disertare la trattativa con gli investitori tedeschi del gruppo “Frenell Sicily” rappresentato da Andreas Foppa (Foppa Energy) e Martin Zelig (Frenel). “Il consiglio di amministrazione della cooperativa Agro Verde – spiega Siciliano – ha deliberato la richiesta di un compenso economico non indifferente in cambio della cessione della concessione. Il presidente Italiano vanta la titolarità della concessione Unica rinnovata dalla regione ma adesso bisogna fare i conti con gli incentivi legati alla sola coltivazione agricola. Il ministero sta dettando i tempi pena la revoca dei 32 milioni di euro concessi al consorzio Spas di San Cataldo”.
Secondo il vice presidente dello Spas (Sviluppo prodotti agricoli siciliani), Pietro Tinnirello, “Italiano tiene in ostaggio lo sviluppo del progetto Ciliegino – accusa – Il ministero ci ha chiamati all’ordine e dopo 12 anni ha chiesto di chiudere la trattativa entro settembre pena la revoca del contributo Cipe da 32 milioni di euro. Come consorzio abbiamo un mese di tempo per presentare un progetto con capacità finanziaria. Il presidente dell’Agro verde ha ammesso di non avere somme a disposizione”. Intanto, ieri mattina, Luigi Mistretta, project manager della Electric Energy Group che ini cambio della concessione si dice pronto a rilevare il progetto della cooperativa Agro Verde, ha fatto recapitare un nuovo invito al Comune.