“Bilancio ed emergenze della città”, Giudice: “Giunta? Se ci venisse chiesto saremo pronti”

 
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I consiglieri di "Una Buona Idea" Cascio, Giudice e Giorrannello

Gela. Domani sera, chiaramente, saranno al tavolo insieme agli alleati e al sindaco Di Stefano, riferimento principale del loro movimento. I civici di “Una Buona Idea” si rivedono completamento nel percorso amministrativo da poco avviato a Palazzo di Città, dopo la vittoria alle urne. Il risultato elettorale della lista è stato di assoluto rilievo e per ora la priorità assoluta va alle emergenze della città. “Questo è indubbio – dice il capogruppo Giovanni Giudice che è anche segretario del movimento – guardiamo alla città e a tutte le emergenze che stiamo affrontando. Insieme agli alleati, inoltre, ci stiamo preparando per il consiglio monotematico su Timpazzo e per quello sui disservizi idrici. Il vertice di domani? Penso si affronteranno proprio le vicende amministrative di più stretta attualità e si farà il punto sulle prospettive politiche”. Il gruppo, forse dalla prossima settimana, potrebbe tornare a riunirsi. “Lo faremo a breve – precisa Giudice – ci sarà una riorganizzazione fisiologica dopo le amministrative. Abbiamo avuto diverse adesioni e continuiamo ad essere inclusivi”. Il capogruppo civico non sembra troppo preso dalle voci che girano intorno ad una possibile fase 2 della giunta.

“Al momento, non c’è nessuna fase 2 – sottolinea – il nostro movimento è assolutamente organico al progetto e alla maggioranza. Le scelte è giusto che le faccia il sindaco, coinvolgendo gli alleati. L’ultima parola però spetta sempre a lui. Le priorità sono ben chiare, ad iniziare dal bilancio stabilmente riequilibrato. Un riassetto in giunta? Vedremo anzitutto come si svilupperà il confronto di domani. Tutti gli assessori stanno lavorando al massimo e bene. Il nostro movimento non ha mai preso in considerazione, ad oggi, l’ipotesi di una rappresentanza nel governo della città, oltre a quella del sindaco. Se ci venisse chiesto, avremo sicuramente figure da proporre”. I civici si pongono in una maggioranza che annovera i partiti dell’area progressista ed entità centriste e moderate. Stanno sviluppando un dialogo ormai del tutto consolidato con gli alleati e non a caso il “modello Gela” fa fede sul loro ruolo, pure in una prospettiva regionale. Eventuali nuovi innesti in giunta potrebbero scoprire le carte verso orizzonti non proprio preventivati oppure consolidare lo scenario maturato nell’agorà e uscito poi dai numeri delle amministrative.

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