Gela. Sono iniziati gli interrogatori successivi al blitz che ha condotto i pm della Dda di Caltanissetta e i carabinieri ad individuare un presunto traffico di droga che avrebbe avuto come punti di rifornimento anche Catania e la Calabria. Il vertice è stato individuato nella figura di Crocifisso Di Gennaro, di recente coinvolto e arrestato nel blitz “Ianus”, ritenuto alla testa del clan Emmanuello e attivo appunto nel mercato della droga. In giornata, davanti al gip, ha scelto di non parlare. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, assistito dagli avvocati Flavio Sinatra e Luca Cianferoni. Ha invece rigettato tutti gli addebiti il giovane Giuseppe Peritore, lo scorso anno toccato dall’inchiesta sul tentato omicidio di via Venezia. Assistito dall’avvocato Carmelo Tuccio, si è detto estraneo ai fatti che gli contestano, a partire dal coinvolgimento nel giro di droga. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, Emanuele Ferrigno e Arnaldo Peritore, rappresentati dal legale Cristina Alfieri.
Domani sono in programma altri interrogatori. Il blitz ha portato in carcere pure Michael Nicholas Liardo, Mauro Di Francesco, Cristofer Schembri e Vincenzo Tilaro. Ai domiciliari, con braccialetto elettronico, Alessio Romano. Obbligo di firma a Salvatore Di Nicola, Benito Peritore, Simone Gueli e Salvatore Noviziano. In totale sono venti gli indagati.