L’acqua nella diga Comunelli non c’è più, dem: “Interventi subito, avviamo azione”

 
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Gela. L’acqua a Comunelli è un lontano miraggio. Uno dei bacini artificiali più importanti di tutto il territorio è ridotto ad enorme prato verde. L’acqua manca non solo per gli sconquassi della siccità ma anche per una pessima gestione dell’infrastruttura. Lo scarico di fondo è bloccato dal fango. Per intervenire servirebbero somme comunque esigue, circa duecentomila euro. Tutto però è fermo, al pari di ciò che si verifica per le altre dighe locali. Questa mattina, il gruppo consiliare del Pd è arrivato sul posto. Il capogruppo Orlando e i consiglieri Fava, Alabiso, Cuvato, Fasciana e Moscato, hanno rilanciato la necessità impellente di interventi. “Serve l’autorizzazione dell’ente dighe nazionale e della Regione – hanno spiegato gli esponenti del Pd – inizieremo un’azione volta ad ottenere tutti i necessari sì affinché si intervenga prima possibile”.

Secondo i consiglieri, con Comunelli in efficienza si potrebbero invasare nell’immediato circa tre milioni di metri cubi d’acqua, essenziali per un territorio ridotto alla sete e con produzioni agricole allo stremo. Non a caso, l’amministrazione e lo stesso Pd guardano pure al ciclo delle acque reflue seppur i tempi non siano comunque brevi. Per Comunelli serve un’azione istituzionale e la politica lancia un primo segnale, in attesa di capire se ci saranno vere risposte.

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